Addio a Croci Torti, gregario-eroe di Varese ’51

E’ morto ieri (2 luglio) nella sua Stabio, all’età di 91 anni, Emilio Croci Torti, ex ciclista ticinese che in carriera vinse pochissimo per sé, ma fu determinante per far trionfare i suoi capitani come è nel costume dei grandi gregari di questo sport. La dimostrazione pratica di ciò arrivò proprio a Varese, in occasione del primo Mondiale disputato nella Città Giardino, nel 1951.
Quella volta festeggiò la Svizzera, nonostante l’Italia schierasse campioni come Bartali (inutile la sua grande rimonta), Magni e Bevilacqua, finiti entrambi sul podio ma alle spalle del campione rossocrociato Ferdy Kübler. Un successo quello del fortissimo zurighese, propiziato proprio dal lavoro oscuro di Croci Torti e della sua abnegazione in gara, ma anche fuori. Proprio il corridore ticinese, nei mesi precedenti il Mondiale 2008, ricordava in alcune interviste il "trattamento speciale" che fece per il suo capitano: alla vigilia della gara iridata infatti Croci Torti – che aveva casa a Varese, in via Dalmazia – ospitò Kübler per qualche giorno e gli cedette il proprio letto matrimoniale per farlo riposare al meglio e farlo quindi arrivare al 100% alla partenza della corsa. Poi, su strade che conosceva a menadito, guidò il proprio capitano con sapienza; Kübler, che era un vero fuoriclasse, lo ripagò con la volata vincente sulla retta d’arrivo delle Bettole (foto) consegnando se stesso alla storia del ciclismo e facendo entrare, a suo modo, anche il gioviale Croci Torti. Uno che fece molto di più di ciò che il suo ruolo – già difficile e dispendioso – richiedeva. I funerali del corridore elvetico si terranno giovedì, sempre a Stabio.

Nella foto tratta dal volume "Mondiali 1951-2008": Ferdy Kübler ed Emilio Croci Torti a bordo di una motocicletta, con addosso la maglia della loro squadra, la Tebag.