Alla “folla” speleologi e scoperte naturalistiche
Alcuni esperti hanno effettuato degli studi nell'area naturale trovando l'antica pietra Molera, presenza di laghetti e altro
Ennesima opportunità quella che è stata offerta al Gruppo Speleologico Prealpino dall’Amministrazione comunale di Varese ad inizio primavera 2013, ovvero la collaborazione allo studio di fattibilità per l’istituzione del P.L.I.S. Parco Locale ad Interesse Sovracomunale Cintura Verde Sud Varese, una realtà anch’essa rivolta alla salvaguardia e tutela dell’area naturale che comprende anche una parte della Valle dell’Olona, nel territorio di Malnate (VA).
Il coinvolgimento degli speleologi in questo progetto è stato ispirato essenzialmente dalla necessità di effettuare un’indagine specialistica presso l’antica cava ipogea di pietra molera ubicata nei pressi del fiume, in località “Folla” di Malnate, ovvero uno scavo sotterraneo nell’arenaria, dalla quale si ricavava una speciale sabbia silicea, particolarmente adatta per la fabbricazione di mole abrasive e da cui deriva, per l’appunto, il nome di pietra molera.
Nell’ambito di un grande progetto destinato alla valorizzazione di questo ed altri siti d’interesse storico-naturalistico, il Gruppo Speleologico Prealpino ha accettato tale impegno, forte della presenza e disponibilità di soci che, tra l’altro, risultano essere professionisti esperti e qualificati in campo geologico, chimico e biologico, potendo così realizzare, in due mesi di lavoro, uno studio dettagliato ed altamente specialistico, comprendente tra l’altro ricerche storiche sull’origine del sito e informazioni precise sull’attività estrattiva, che venne condotta sin dal 1400, completando il lavoro con descrizioni geologiche riguardanti l’area ove è ubicata la cava ipogea ed una serie di analisi chimiche delle acque che si trovano al suo interno. La presenza di due laghetti nella cava ipogea, ha difatti rappresentato per gli esperti un motivo in più per decidere di approfondire le ricerche e le osservazioni, consentendo in tal modo di accertare la presenza di alcuni organismi acquatici particolarmente interessanti. Gli speleologi hanno inoltre proceduto alla mappatura del sito sotterraneo, realizzando un’attenta e precisa cartografia, a completamento della pubblicazione che, alla fine di maggio, è stata consegnata all’Ente che ha richiesto tale prestazione, riscuotendo in tale occasione lusinghieri apprezzamenti per il lavoro svolto. La cava ipogea della pietra molera recentemente studiata dagli speleologi, che oltretutto risulta essere la più antica tra quelle presenti in zona, verrà presto inserita in uno specifico progetto di riqualificazione che prevede anche la programmazione di visite guidate, dando così l’opportunità ai ragazzi delle scuole e agli appassionati di siti storici di riscoprire una realtà locale particolarmente interessante, questo grazie alla fruttuosa collaborazione tra il Comune di Varese e il G.S. Prealpino, rapporti iniziati nella primavera del 2011 con l’apertura dei rifugi antiaerei di Varese, un evento che riscosse interesse superiore alle aspettative tra la popolazione, come testimoniato dalle migliaia di visite effettuate in pochi giorni. Gli studi e le informazioni esclusive raccolte dagli speleologi saranno ora a disposizione degli Organi incaricati alla definizione del progetto PLIS Cintura Verde Sud Varese, rappresentando a tutti gli effetti un valido strumento per l’impostazione di una nobile iniziativa creata all’insegna della conoscenza, tutela e valorizzazione dell’ambiente.
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