L’appello a Napolitano: “Risolva questa nostra tragedia sociale”

Sabrina Esposito, residente del camping 7 Laghi, dopo la tragedia costata la vita a Marino Bonetti scrive nuovamente al Capo dello Stato perchè intervenga al fine di risolvere la questione dal punto di vista sociale

In una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Sabrina Esposito, una residente del Camping 7 Laghi di Azzate, chiede al capo dello Stato di incontrare gli abitanti dell’area campeggio dopo l’omicidio di avvenuto ieri sera, domenica, nel quale è rimasto vittima Marino Bonetti.

Egregio Presidente Napolitano,

le scrivo nuovamente, dopo le mie due precedenti missive e dopo le mie conversazioni telefoniche con la Prefettura e con la Presidenza della Repubblica, perchè la tragedia data dalla disperazione della nostra situazione (sequestro dell’area e conseguente condanna per lotizzazione abusiva con confisca dell’area) è arrivata! Ieri sera, un residente con pistola regolarmente detenuta, preso da un raptus di follia dovuto alla situazione di precarietà (devono abbandonare il nostro Parco entro il 30.6.2013) e di disperazione venutasi a creare all’interno del nostro parco, ha sparato ad un altro residente e l’ha ucciso. Questo gesto ovviamente non vuole essere da parte mia minimamente giustificato, ma mi chiedo, si doveva arrivare a tanto? Quando le persone si sentono abbandonate, quando chiedono aiuto e non vengono ascoltate, ecco che subentra un meccanismo che le porta a pensare che ormai tutto è perso, che ormai non si ha più nulla da perdere. E’ possibile che in un paese democratico come il nostro debbano sempre rimetterci i poveretti, quelli che si sudano il pane ogni giorno per andare a lavorare? Forse noi del Parco Residenziale i Sette laghi abbiamo solo un’unica colpa, esserci fidati delle Istituzioni, di quel Comune di Azzate che per anni ci ha accompagnato per mano, ha concesso permessi e che ci ha dato le direttive per continuare a far vivere il nostro Parco. Si perchè noi per anni abbiamo seguito le direttive che il Comune ci dava, sulle metrature delle case mobili e roulotte, sul posizionamento di case mobili per poi dopo anni vederci portare via tutto così, perchè cambia giunta ed ecco che il nuovo Sindaco deve far vedere che è più bravo e che quello che è stato fatto prima non vale più! A discapito di chi? Di noi cittadini.
Chiedo quindi nuovamente a Lei che è l’organo supremo della nostra Repubblica Democratica di intervenire nell’immediato, ma non come è stato erroneamente frainteso sulle decisioni del Comune e della Magistratura, ma sulla questione sociale, perchè alle volte anche un piccolo gesto per chi è disperato può valere molto. Magari anche una semplice telefonata oppure una lettera al Comune di Azzate di invito a trovare una soluzione con noi tenendo conto che noi siamo essere umani con sentimenti e non solo "abusivi"…perchè tutti hanno diritto ad una seconda possibilità! Noi comunque dal canto nostro manifesteremo la nostra indignazione fino a che avremo voce! La prego quindi di non abbandonarci, di ascoltare le nostre preghiere, perchè non vorrei che questo sia solo l’inizio di una serie di tragedie. Sono disponibile anche ad avere un incontro con lei, o a delegare qualcun’altro, visto che sono in procinto di partorire la mia seconda figlia…e devo essere sincera ogni tanto penso in che mondo li farò crescere e che futuro avranno…
Con stima

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Pubblicato il 24 Giugno 2013
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