Interventi sulle scuole, “servono progetti per avere i finanziamenti”
I consiglieri Pd ricorda all'assessore le norme per ottenere risorse stanziate dal governo. "Speriamo che l'assessore conosca i requisiti della Legge di Bilancio. Pronti a mettere a disposizione la nostra esperienza"
«O il governo ci dà nuove risorse per nuovi plessi, o le cose andranno sempre peggio». Mercoledì, dopo l’ultimo (doppio) episodio di allagamento nelle scuole gallaratesi, l’assessore ai lavori pubblici Paolo Bonicalzi ha lanciato il suo personale allarme sulle condizioni delle scuole. Tema annoso, divenuto polemico in occasione delle elezioni: l’amministrazione Guenzani aveva rivendicato l’intervento di manutenzione sulle scuole (marcando la differenza sugli anni dell’era Mucci), il centrodestra aveva fatto della situazione delle scuole un tema di battaglia. Ora l’amministrazione Cassani si è mossa con nuovi investimenti, ma al contempo si deve misurare sugli impegni necessari e sui problemi non facili da risolvere nell’immediato. «Si chiude una falla, se ne apre un’altra», per dirla con le parole di Bonicalzi
Servono dunque nuove scuole? Questo il messaggio lanciato da Bonicalzi, su cui ora intervengono anche i consiglieri comunali del Partito Democratico. «Considerato l’ultimo intervento dell’Assessore Bonicalzi in merito all’edilizia scolastica e sul mancato finaziamento di lavori di ristrutturazioni alle scuole gallaratesi da parte del governo centrale, sono necessarie alcune cruciali precisazioni perché i numeri, almeno i numeri, sono profondamente democratici, conservano lo stesso significato per chiunque sappia leggerli» scrivono i consiglieri Pd. Ricordando che la Legge di Bilancio 2017 (“fondi per l‘edilizia scolastica all’art. 1, commi 485 e segg.”) prevede la possibilità di investire (“pazio finanziario”) 300 milioni di euro l’anno, per nuove scuole o ristrutturazioni di edifici esistenti (come si è fatto ad esempio nel 2015 alle medie Cedrate, nella foto durante la fase di cantiere). «Per il 2017 – ricorda il Pd – la richiesta deve essere effettuata entro il 20 febbraio e, per accedere agli spazi finanziari, è necessario disporre di un progetto esecutivo validato e completo del cronoprogramma della spesa. Ricordiamo all’assessore che per l’avanzo di amministrazione l’Ente locale può avvalersi anche del principio contabile 5.4 il quale prevede che, per i soli lavori pubblici, l’avvio delle procedure di affidamento consente di inserire le somme all’interno dell’FPV (Fondo Pluriennale Vincolato) in entrata nell’anno successivo (2017). L’ulteriore novità, prevista al comma 85, dispone che Inail investa fino a 100 milioni di euro per la costruzione di nuove scuole, attribuendo l’onere di pagamento dei canoni di locazione degli immobili a carico delle Regioni che dovranno dichiarare il proprio interesse ad aderire all’operazione, alla Struttura di missione, entro il termine perentorio del 20 gennaio 2017».
Il gruppo consigliare del Pd ribadisce che la scelta verso gli investimenti sulle scuole era già stata fatta e che su questo si deve continuare: «La precedente Amministrazione ha scelto di investire nell’edilizia scolastica il 22% delle risorse finanziarie destinate agli investimenti contro 1,7% del governo Mucci. In altre parole, nei cinque anni di amministrazione, il centro sinistra ha investito quasi un quarto delle risorse disponibili nella sicurezza scolastica degli alunni gallaratesi».
E adesso? È sull’adesso che il Pd lancia un messaggio all’amministrazione Cassani: «La legge di bilancio nazionale non smette di investire nell’edilizia scolastica, ma esige che l’accesso ai fondi sia corredato da progetti esecutivi, la cui responsabilità di redazione e presentazione è naturalmente delegata agli enti locali. Continuiamo a pensare, e sperare, che un assessore sia sufficientemente scrupoloso per conoscere la legge finanziaria emanata dal governo annualmente». Ce la si farà entro febbraio a preparare i progetti?
«In ogni caso i Consiglieri del PD, che nel precedente governo della città hanno predisposto, inoltrato e ottenuto l’approvazione del progetto di costruzione della scuola di Cedrate, sono ben disponibili a fornire all’assessore e alla giunta, nelle apposite commissioni consiliari, la loro esperienza e le loro conoscenze per aiutarli ad istruire correttamente le pratiche necessarie per l’accesso ai finanziamenti. L’interesse della città di Gallarate e la sicurezza degli alunni precede qualsiasi confronto politico, se Gallarate non dovesse accedere ai finanziamenti l’assessore non se la prenda con il governo nazionale, ma solo con la sua incapacità di accedere alle risorse messe a disposizione».
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