Busto ricorda le Foibe e l’accoglienza di Giuliani e Dalmati
Per loro, in fuga dalla repressione di Tito, venne creato un piccolo quartiere a Borsano. Ogni anno la città commemora quanti non riuscirono a scappare e morirono nelle cavità carsiche
Busto non dimentica il dramma delle Foibe. Il 10 febbraio ricorre il Giorno del Ricordo con l’obiettivo di conservare la memoria delle vittime delle foibe e del tragico epilogo di quell’orrore, l’esodo, che vide Istriani, Fiumani e Dalmati obbligati a lasciare le loro terre.
Anche quest’anno, l’Amministrazione Comunale celebra questa giornata in collaborazione con il Comitato Provinciale dell’A.N.V.G.D. (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) e la Parrocchia SS. Apostoli Pietro e Paolo di Borsano, quartiere che a suo tempo accolse un folto gruppo di sfollati giuliani e dalmati e nel quale è ancora viva la memoria della tragedia subita.
Questo il programma: venerdì 10 febbraio alle ore 10.30 sarà celebrata una santa messa nella chiesa di Borsano. A seguire i partecipanti si incammineranno in corteo fino al monumento dedicato a San Biagio che si trova nella piazzetta intitolata a don Emerico Ceci, sacerdote, educatore, storico di origini istriane che si prodigò per gli sfollati a Borsano. Qui, alla presenza del sindaco Antonelli e dei rappresentanti delle associazioni, si svolgerà un momento di riflessione.
Anche la Biblioteca Comunale partecipa alle celebrazioni: per l’occasione dal 9 febbraio sarà allestita una mostra di libri e documenti che testimoniano quanto accaduto alle popolazioni che vivevano nelle terre della Venezia Giulia, della Dalmazia e dell’Istria durante e subito dopo la seconda guerra mondiale. Questi gli orari di apertura al pubblico: da lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.45; sabato dalle ore 9.00 alle ore 17.45.
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