“Regaliamo il nostro chiosco” e la provincia si mobilita
La coppia di fiorai in pensione è stata contattata in questi giorni da molte persone di "buona volontà". La protezione civile di Gazzada disposta a smontare la struttura
La solidarietà esiste. Lo hanno scoperto Franca e Mauro che da giorni, da quando hanno detto a Varesenews di voler regalare il loro chiosco ai terremotati dell’Abruzzo, ricevono telefonate da persone disposte a dar loro una mano.
Titolari di imprese di trasporto hanno contattato la coppia di fiorai oggi in pensione e anche in redazione hanno chiamato dalle zone terremotate per sapere come avere il chiosco (merito del web che abbatte ogni confine geografico).
“Abbiamo chiesto alla protezione civile di Gazzada Schianno di aiutarci – spiega la signora Franca – sono venuti a vedere la costruzione e ci hanno detto che sono disposti a smontarla loro. Un bel passo avanti: pensavamo non si potesse fare e portare in giro per mezza Italia un chiosco di 30 metri quadrati non era certo semplice”.
Franca e Mauro vendevano fiori fuori dal cimitero di Gazzada Schianno poi hanno deciso di lasciare l’attività ma non volevano veder andare in rovina il chiosco che per qualche anno li aveva accolti e “protetti”. Così hanno deciso di restituirgli una nuova vita donandolo a chi in questo momento ne ha davvero bisogno.
Il problema però è il trasporto: “Si sono fatti avanti alcune persone disposte a prestarci il camion e anche gli autisti. Dobbiamo solo capire bene come muoverci anche dal punto di vista burocratico. Siamo ottimisti, molti ci stanno dando una mano”.
Dal canto nostro ci sentiamo di fare il tifo perché la questione si risolva il più in fretta possibile. Le chiamate arrivate in redazione stringono il cuore, come quello di una mamma che ci ha telefonato da Amatrice qualche giorno fa: “Ci interesserebbe avere il chiosco – ci ha detto – Siamo in cinque in famiglia e ci basterebbe avere un rifugio momentaneo, il tempo necessario a ricostruire la nostra casa che non ha retto alle ultime scosse. Abbiamo un piccolo terreno: potremmo sistemare il chiosco lì. Certo, dentro ci stanno solo i letti, ma pazienza almeno è un ricovero sicuro”.
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