Visita al rifugio antiaereo per la festa della Liberazione e della Repubblica

Martedì 25 aprile e venerdì 2 giugno, dalle 9.00 alle 17.00, sarà possibile esplorare con visite guidate a cadenza oraria il rifugio antiaereo nei Giardini Estensi

Rifugio antiaereo

Martedì 25 aprile e venerdì 2 giugno, dalle 9.00 alle  17.00, sarà possibile esplorare con visite guidate a cadenza oraria, un luogo affascinante e poco noto della città di Varese: il rifugio antiaereo nei Giardini Estensi.

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Il rifugio antiaereo ai Giardini Estensi 4 di 13

Le guide del Gruppo Speleologico Prealpino, con la collaborazione tecnica di Archeologistics e con il Patrocinio del Comune di Varese, condurranno il pubblico in un percorso alla scoperta della Varese sotterranea.

Sebbene Varese sia stata colpita da un solo bombardamento aereo nell’aprile del 1944, la città si preoccupò di costruire numerosi rifugi nel sottosuolo per offrire protezione ai propri cittadini, avvisandoli dell’incombente pericolo con richiami e allarmi.

Fra l’ottobre del 1943 e l’inizio dell’anno successivo si realizzò di gran carriera anche il rifugio situato nella parte alta dei Giardini Estensi, proprio al di sotto della collina, che si snoda nel sottosuolo per circa 140 metri, collegando l’ingresso di via Lonati a via Copelli. Questo fu di fatto l’unico rifugio varesino a essere stato interamente completato al momento dei bombardamenti.

Lungo le pareti della galleria sotterranea in cemento, alta circa due metri e larga poco più di tre, si allineavano due file di panche in legno su cui potevano prendere posto circa 600 persone, che accedevano al rifugio attraverso i due ingressi principali, chiusi da pesanti porte in ferro e cemento progettate per contrastare la forza degli ordigni.

Terminata l’emergenza, molti di questi rifugi sparsi in tutta Italia, furono abbandonati o utilizzati per altri scopi e ancora oggi, spesso alla completa insaputa di tutti, giacciono per la maggior parte in abbandono. Nel rifugio di via Lonati tutto è rimasto fermo nel tempo conservando il suo aspetto originario: sulle pareti, ad esempio, è ancora possibile leggere le scritte concepite per istruire le persone sulla direzione da prendere o sui comportamenti da tenere all’interno del rifugio.

La visita è a contributo libero e non è necessario prenotare. Per informazioni: info@archeologistics.it, tel. 328 8377206. Punto di ritrovo per i gruppi: via Lonati 10, Varese.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Aprile 2017
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