Referendum su più autonomia in Lombardia, si terrà il 22 ottobre
La data, uguale per il Veneto, è stata annunciata dal presidente Maroni. Il Pd contesta la spesa, il Governo apre alla possibilità di aprire un tavolo
Si terrà domenica 22 ottobre 2017 il referendum per chiedere maggiore autonomia per la Lombardia. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. La data è la stessa scelta dal collega del Veneto Zaia.
“Sarà l’inizio di una fase nuova – ha spiegato il presidente ai cronisti – che porta la Lombardia e il Veneto nelle condizioni
di poter amministrare maggiori risorse e io dico anche verso la specialità: la Lombardia merita di essere una Regione a
statuto speciale, meritiamo di tenerci tutte le tasse pagate che oggi vanno disperse in mille rivoli”.
Il testo del quesito del referendum consultivo:
“Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”
L’annuncio è stato accolto ovviamente positivamente dalla Lega Nord, ma anche dal resto della maggioranza in Regione Lombardia.
Nette critiche arrivano invece dalle opposizioni con il PD in testa che contestano la spesa prevista per la consultazione che dovrebbe aggirarsi intorno ai 46 milioni di euro. “La Lega – commenta Alessandro Alfieri, segretario regionale PD – vuole fare il referendum per iniziare così la sua campagna elettorale per regionali e politiche del 2018. Se volesse davvero il trasferimento di maggiori competenze alla Lombardia, Maroni non butterebbe al vento 46 milioni di euro e coglierebbe al volo la disponibilità del governo di aprire il tavolo per la trattativa. I nostri sindaci e i nostri presidenti di provincia hanno indicato da un anno e mezzo questa strada per avere più autonomia e più risorse. Ora Maroni e la Lega scelgano se vogliono davvero l’autonomia o solo fare una sceneggiata elettorale.”
Sul tema è già intervenuto il Governo che con il ministro Maurizio Martina ha invitato Maroni a “chiedere subito al Governo l’apertura formale del tavolo di lavoro sul federalismo. Noi ci siamo e siamo disponibili.
Per Chiara Cremonesi di Sel “Maroni si conferma deciso a garantire alla Lega un pezzo di campagna elettorale a spese dei lombardi. Questo referendum da oltre 40 milioni di euro non porterà a una maggiore autonomia per la nostra Regione, ma solo a un ulteriore passaggio con il governo che potrebbe essere invece avviato da subito. Il quesito è generico e privo di contenuti: non si capisce su quali competenze e con quali obiettivi concreti il centrodestra avanzi la sua richiesta. E, in ogni caso, considerato l’immobilismo della Giunta in questi anni, viene da dire che anche tutta l’autonomia del mondo non servirebbe proprio a nulla rispetto ai bisogni inascoltati dei cittadini”.
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