Sparatoria davanti a Palazzo Chigi, tre feriti

Colpi di pistola davanti alla sede del Governo proprio durante il giuramento del nuovo governo guidato da Enrico Letta. Due carabinieri feriti in maniera seria ma non sono in pericolo di vita. La confessione: "Volevo colpire i politici"

Proprio durante il giuramento del nuovo governo guidato dal premier Enrico Letta al Quirinale c’è stata una sparatoria davanti a Palazzo Chigi, sede del Consiglio dei Ministri. La notizia è stata lanciata da Sky News 24 proprio durante la diretta del giuramento. Ci sarebbero due Carabinieri feriti oltre all’uomo che ha sparato, immediatamente fermato. Anche una passante sarebbe rimasta ferita leggermente. Secondo le prime informazioni l’uomo si chiama Luigi Preiti (foto a sin.), un italiano di 46 anni, originario di Rosarno ma residente in Piemonte fino al 2011, inizialmente descritto come una persona  con problemi mentali ma senza nessun precedente penale, sarebbe in realtà rimasto senza lavoro da qualche tempo. Le condizioni dei feriti, comunque, non sono tali da far pensare ad un pericolo di vita. Un carabiniere è stato colpito al collo e uno alla gamba. Il primo, il brigadiere Giangrande, è in prognosi riservata ed ha subito una lesione alla colonna vertebrale.

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Il fatto di sangue è avvenuto attorno alle 11,40 di oggi, domenica, mentre i primi ministri giuravano davanti al Presidente Napolitano. A poche centinaia di metri dal Quirinale, davanti alla sede del Consiglio dei Ministri, Luigi Preiti si è avvicinato al cordone di Forze dell’ordine a protezione della sede governativa. L’uomo, mescolato tra i turisti e i curiosi che non mancano mai davanti ai palazzi el potere romani, era inizialmente tranquillo ma poco dopo si è avvicinato ai Carabinieri e ha urlato "sparatemi!", subito dopo ha estratto una pistola calibro 22 e ha cominciato a sparare ferendo un militare al collo, uno alla gamba e un altro ancora prima di essere abbattuto dagli altri militari presenti che lo hanno immobilizzato e disarmato. Una scheggia ha ferito anche una donna incinta, ricoverata anche lei in ospedale. Il 46enne è stato subito arrestato e portato via.

Nei primi momenti successivi alla sparatoria si è pensato dapprima ad un gesto terroristico, vista la concomitanza con il giuramento del Governo Letta, poi al gesto di uno squilibrato e, infine, ad un fatto legato alla disperazione personale del Preiti che da qualche tempo era rimasto senza lavoro e aveva divorziato dalla moglie. Secondo i Carabinieri, comunque, l’attentatore voleva uccidere i militari di fronte a lui in quanto ha sparato subito ad altezza d’uomo. Preiti ha poi confessato il suo piano agli investigatori: «Volevo colpire i politici». I contorni della vicenda, dunque, si fanno più chiari e circoscritti al gesto isolato di un uomo disperato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Aprile 2013
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