Trasferito l’archivio della Cgil. “Le battaglie di ieri sono le stesse di oggi per la Carta dei diritti”
La documentazione della storia della Camera del Lavoro sarà disponibile nella sede dell'archivio di Stato. Colombo: «È un trait d'union ideale con Sandra Barresi» l'archivista scomparsa nel 2015
«Le battaglie sindacali di un tempo combattute in nome della salute, della giustizia sociale, del giusto reddito, sono le stesse che combattiamo oggi per il riconoscimento della Carta dei Diritti». Umberto Colombo, segretario della Camera del Lavoro di Varese, ha appena firmato una convenzione con l’Archivio di Stato di Varese in base alla quale per cinque anni l’archivio storico della Cgil verrà trasferito presso la sede di via Col di Lana. «La ragione di questa decisione – ha spiegato Colombo – è dovuta ai lavori di ristrutturazione del nostro archivio, quindi per evitare danni ai tanti documenti abbiamo preso questa decisione».
Manifesti, fotografie, contratti, volantini, bandiere, testimoniano una storia sindacale ricchissima che affonda le sue radici ben prima il 1945. Molti documenti durante il periodo fascista sono stati salvati dagli stessi dirigenti sindacali di allora che preoccupati dalle rappresaglie delle camicie nere si sono portati a casa tutto ciò che poteva essere salvato. Negli oltre 1.000 faldoni classificati dalla Cgil ci sono i contratti aziendali dei vari settori, molte foto storiche di ottima qualità, i manifesti dei metalmeccanici quando erano riuniti sotto la sigla unitaria della Flm e i tessili sotto quella della Fulta, la documentazione delle 150 ore che permisero a moltissimi operai di conseguire il diploma di scuola media, i documenti relativi alla ristrutturazione delle grandi fabbriche, come il Calzaturificio di Varese e la Mac Mor di Induno Olona, le lotte per rivendicare welfare e previdenza sociale. Un archivio che, a detta di Colombo, «è la testimonianza di un sindacato fortemente confederale».
Secondo Claudio Critelli, direttore dell’Archivio di Stato, dal punto di vista scientifico questa documentazione nel suo insieme «è fondamentale per comprendere la struttura del sindacato stesso perché l’archivio rispetta in tutto per tutto le trasformazioni dell’organizzazione adeguandosi ai tempi. Una ricchissima miniera per tutti i cultori della storia sindacale ed economica». È stato lo stesso Critelli, per facilitare il lavoro della Cgil, a indicare alla Camera del Lavoro di Varese i criteri di archiviazione per poter accelerare il trasferimento dei singoli faldoni e permettere la disponibilità dei documenti in tempi brevi.
L’archivio completo sarà consultabile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16. «Questa convenzione – ha conlcuso Colombo – permetterà a molti tesisti e studenti la consultazione del nostro archivio. Un trait d’union ideale con Sandra Barresi la nostra archivista, scomparsa precocemente, che oltre ad aver contribuito alla costruzione dell’archivio della Cgil aveva fatto un ottimo lavoro di collegamento con università e studenti».
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