La gioia di Spilli: “Vittoria di carattere”
Il tecnico festeggia la salvezza della sua Varesina: "Un successo che ricalca l'andamento della stagione". L'abbraccio con Albizzati: "Max decisivo come quella volta con la Castellettese"
Missione compiuta. La Varesina dopo una stagione tortuosa riesce nell’impresa salvezza e si garantisce la Serie D. Le reti di Albizzati, capitano della squadra, e Anzano coronano una partita e un’annata cominciate in svantaggio e poi rimontate con impegno e spirito di sacrificio.
In sala stampa mister Marco Spilli è visibilmente felice per il risultato raggiunto: «Ringrazio la società, la squadra e lo staff per il risultato conseguito oggi. È stato un campionato difficile ma oggi si salva la squadra che ci ha creduto di più e vogliamo goderci questo momento».
Come detto, partita piena di insidie ma l’allenatore toscano è soddisfatto: « Arrivavamo al match senza Frugoli squalificato e con Castagna febbricitante. In più durante la partita avevo paura che Varesio dopo lo scontro di gioco non ce la facesse a continuare. È stata una reazione di carattere, una partita che rispecchia la stagione trascorsa».
Bello l’abbraccio tra lui e Albizzati dopo il gol di quest’ultimo; il mister ci tiene a spiegare perché: «Io e Albizzati abbiamo giocato insieme nella Castellettese qualche anno fa. Giocammo un playout e lui segnò il gol decisivo. In settimana, ricordando quel momento, ci chiedevamo se avesse potuto ripetersi un’occasione simile. Così è stato».
La scelta di schierare Di Caro sulla fascia destra è sembrata azzardata all’inizio ma si è rivelata fondamentale per gli equilibri della squadra: «Max è il calciatore che più di tutti incarna lo spirito della Varesina. Se la partita fosse continuata altri 30 minuti lui avrebbe continuato a correre. Vorrei che tutti i miei calciatori fossero come lui. Impegno e sacrificio, le prime donne non sono ben accette qui».
Spilli ora vuole godersi il bel momento in compagnia della sua famiglia, senza sbilanciarsi troppo sul suo futuro, ma assicurando: «La mia intenzione è quella di rimanere. Il grande rispetto e il grande feeling che ci sono tra me e la società mi fanno pensare a un proseguimento».
Per quanto riguarda la squadra appare fiducioso: «Venegono è una piazza che merita. Forse non si è ancora pronti per il salto di qualità, ma la società è ambiziosa e con un gruppo composto da uomini veri si può puntare più in alto. Un domani le persone si ricorderanno della Varesina in Serie D e di questo gruppo».
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