Busto apre alla street art: “Sì ai murales sui muri degradati”
Approvata la raccomandazione presentata da Tosi (Busto Gande) e Tallarida (Forza Italia) che punta a facilitare interventi artistici sulle pareti esterne delle abitazioni private: "Il comune si farà carico dei costi"
L’obiettivo è, da una parte, rendere la città più bella e dall’altro quello di limitare il proliferare di episodi ai limiti della legalità, in qualche modo legati alla street art. A sostegno della loro raccomandazione c’è anche il successo di alcuni simili interventi già effettuati in diversi comuni lombardi e non (Milano, Varese, Como e Lecco su tutti ma anche Napoli).
L’idea dei consiglieri Francesca Tallarida di Forza Italia e Matteo Tosi di Busto Grande, presentata e approvata ieri dal consiglio comunale, punta a risolvere uno dei problemi che affliggono Busto, quello dei muri poco curati o degradati che costellano tanto il centro quanto alcuni isolati periferici cittadini (nella foto un’opera di Ravo ad Angera).
L’intento è quello di istituire un pubblico Registro che possa raccogliere ed eventualmente organizzare la disponibilità di diversi privati (associazioni, imprese o singoli cittadini) intenzionati a mettere i muri esterni delle loro proprietà a disposizione di singoli writers o di progetti di Street Art (coprendo almeno le spese relative ai materiali necessari), meglio se condivisi e coordinati dal Comune stesso, in collaborazione o meno con associazioni e istituzioni scolastiche del territorio.
L’iniziativa vuole favorire, all’interno dei suddetti interventi, la massima collaborazione tra i singoli artisti (o crew) coinvolti e gli studenti del territorio interessati a questa forma espressiva (a Busto è presente l’attivissimo liceo artistico Candiani, ndr), dando così vita a una sorta di tutoraggio sul campo.
Per facilitare gli interventi i consiglieri chiedono, però di azzerare gli oneri legati all’occupazione di suolo pubblico derivanti dall’installazione di eventuali ponteggi per la realizzazione dei suddetti interventi pittorici e impegnarsi a snellire il più possibile le procedure per le relative autorizzazioni.
Per sostenere la diffusione di questo progetto e della Street Art in genere i due consiglieri chiedono anche di valutare la possibilità di affidare per periodi di tempo definiti la gestione di alcuni “muri pubblici” a quegli artisti che si saranno dati disponibili a prestare gratuitamente la loro opera, specie se con funzione di tutor per i ragazzi e gli studenti del nostro territorio. Artisti che potrebbero anche essere inseriti in un apposito database consultabile per altri simili progetti gestiti direttamente dall’Amministrazione comunale.
La proposta ha ricevuto anche il benestare dell’assessore alla Cultura Paola Magugliani.
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Ma per favore ci state facendo
A parte che quella è solo una raccomandazione , quindi nessun obbligo da parte del comune di Busto arsizio Poi, ci state facendo pagare anche l’aria e invece di risolvere i problemi fate queste stupidate e il comune deve sostenere anche le spese, Cos ‘è da Roma sono arrivati i soldi per ste scemenze?
Un solo murales firmato Banksy darebbe un senso alla città di Busto.