Morosolo ricorda Romano Caravati e gli dedica la palestra
Cerimonia in ricordo di uno dei fondatori dell'associazione genitori della Scuola di Morosolo
Il Comune di Casciago e la comunità di Morosolo ricordano Romano Caravati, scomparso all’età di 62 anni nel giugno 2016, colpito da un infarto mentre era in bicicletta.
A lui è stata dedicata la palestra comunale di Morosolo, all’interno del plesso della scuola Manzoni, che proprio grazie a Caravati e all’associazione genitori (nata per sua iniziativa) è cresciuta e si è salvata dalla chiusura a fine Anni ’90.
Presente all’intitolazione, effettuata prima della festa di fine anno della scuola di Morosolo e circondata dall’effetto dei bambini e degli amici, c’era Fernanda, per tutti Nanda, la moglie di Romano Caravati, accompagnata dalla figlia Valeria: “Tutto ció che è stato fatto è stato possibile solo grazie alla collaborazione di tutti. Sono emozionata nel vedervi tutti qui. Il sogno di Romano era quello di rendere viva questa scuola e con lei il paese: grazie all’unione delle forze è stato possibile farlo”.
Il sindaco di Casciago Andrea Zanotti, affiancato dalla vice sindaca di Luvinate Lucia Bianchi, ha ricordato Caravati: “Era molto attivo per la comunità, ha fatto tanto per la scuola e per l’associazione sportiva del Csi Luvinate. Romano l’ho conosciuto in questa scuola, a inizio Anni ’90: allora l’obiettivo era far nascere la pro loco, organizzammo una riunione e l’unico che venne fu lui; c’erano problemi di pulizia delle aule, e allora l’abbiamo pulita insieme quella sera. Facevamo grandi discussioni, ma era quello che diceva le cose e le metteva a posto con consigli e suggerimenti. Amava la comunità, lavorava per unire e non per dividere, sia a scuola prima che nella pallavolo poi”.
Un emozionato Mario Saviori, a nome dei rappresentanti dei genitori che negli anni si sono succeduti, ha tenuto un commosso discorso: “Siamo stati fortunati a condividere con Romano esperienze e tempo. Era generoso, determinato, battagliero. È lui che ha messo il primo mattone dell’associazione genitori di Morosolo. Il suo scopo era unire il paese intorno alla scuola: feste, incontri, dibattiti, servizi per gli alunni. Allora, negli Anni 90, c’erano 30 bambini, oggi sono 118, numeri che danno il segno di quello che ha fatto anche per tenere aperta la scuola, nel lontano ’97. Il faro di tutti i genitori che si sono succeduti è stato Romano, e la buona volontà che metteva nel fare le cose. Oggi dobbiamo dire grazie a Romano”.
Anche Alessandra Azzoni, a Morosolo dal 92, coordinatrice delle maestre, ha ricordato l’impegno di Romano Caravati, così come Anniva Anzi, prima presidente dell’associazione genitori della scuola di Morosolo fondata con Romano Caravati e protagonista con lui della battaglia per tenere aperta la scuola di Morosolo, un gioiello che deve tanto al lavoro di chi oggi non c’è più.
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