Fuck the cancer, 40.750 euro per la Fondazione Giacomo Ascoli
Grande risultato per l'edizione 2017: i fondi sosterranno l'impegno contro il cancro al Del Ponte

«Così Erika e mio figlio Giacomo diventano figli di tutti, perché con questa iniziativa dal valore universale lo spazio del dolore diventa spazio del cuore».
È con queste parole che il presidente della Fondazione Giacomo Ascoli, Marco Ascoli, ha ricevuto oggi dalle mani di Massimiliano Gibellini, padre di Erika prematuramente scomparsa, e dai tifosi della Curva Nord l’assegno “virtuale” dell’importo complessivo di 40.750 euro. A tanto infatti ammontano gli incassi del “Fuck The Cancer 2.0”, iniziativa recentemente promossa proprio dai tifosi della Curva Nord del Varese Calcio per ricordare Erika e tutti gli “angeli” che l’hanno raggiunta. Una manifestazione che, anche tramite l’asta online delle magliette autografate dai giocatori, si è fatta sempre più grande insieme allo spirito di solidarietà che la anima.
«Questa iniziativa va ben oltre Varese – ha detto Ascoli-, perché esprime la forza delle idee e di uno scopo che toccano l’anima e il cuore delle persone». Il presidente della Fondazione Giacomo Ascoli ha quindi ricordato come il 2017 rappresenti per la stessa una data decisiva, in quanto ad aprile il Day Hospital oncoematologico pediatrico, fondato nel 2009 presso l’Ospedale del Ponte di Varese, è stato riconosciuto Unità Dipartimentale. Un riconoscimento che significa eccellenza, sia per le cure prestate e la professionalità dei medici, sia perché consente ai circa 100 bambini che ad oggi vi transitano, rispetto ai venti iniziali, di essere curati anche in degenza. Da qui l’ultimo impegno che nelle parole di Ascoli diventa promessa: «resta l’impegno a costruire due o tre camere sterili, per le quali abbiamo già avuto i permessi ma bisogna attende ancora il completamento del trasferimento dei reparti, a seguito dell’inaugurazione del padiglione Michelangelo, prima di poter mettere mano al piccone».
Con l’occasione è stata consegnata la maglia numero 10 di Lepore a Maurizio Altamura,sponsor dell’evento e titolare de “La Cucina di Altamura” dove si è svolta la consegna dell’assegno.
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