Samuele ed Elisa, piccoli grandi guerrieri
Alla Casa del Sorriso di Varese ogni giorno si vivono storie di grande forza e coraggio, piccoli che per mesi lottano e spesso riescono a tornare a sorridere

Alla Casa del Sorriso di Varese ogni giorno si vivono storie di grande forza e coraggio, piccoli che per mesi lottano e spesso riescono a tornare a sorridere. Grazie al Ponte del Sorriso ecco una bella storia che pubblichiamo più che volentieri:
La Befana quest’anno alla fondazione Il Ponte del Sorriso, non aveva portato nè carbone nè dolci, ma aveva regalato un piccolo tesoro di nome Samuele, che dalla Toscana è arrivato alla Casa del Sorriso proprio il giorno dell’Epifania. Poco dopo è giunta anche Elisa, una bimba dolce e allegra che con il suo musino buffo contagia tutti. Vive in Liguria ma arriva dalla lontana Cina. Sono rimasti alla Casa del Sorriso per mesi, durante i quali hanno affrontato il lungo percorso dell’impianto cocleare per sconfiggere la sordità profonda.
Un percorso tortuoso per un bimbo di soli pochi mesi, ma che Elisa e Samuele hanno affrontato con coraggio, che li ha visti vincere ed iniziare a conoscere il mondo intorno a loro attraverso i suoni, le parole, i rumori, la musica, grazie all’eccellenza varesina dell’Audiovestibologia, il primo centro in Italia per la cura della sordità infantile.
Samuele non era solo, ha avuto al suo fianco sempre il fratellino Christian che lo ha supportato e aiutato con leggerezza e delicatezza , come solo i bambini sanno fare, anche se ci sono stati momenti un po’ difficili.
Elisa, invece, ha una giovane mamma e un papà che parlano molto poco l’italiano e per questo la nostra piccolina è sempre stata attorniata dalle meravigliose volontarie de Il Ponte del Sorriso che l’hanno aiutata e accompagnata nel lungo cammino di riabilitazione, coadiuvando il lavoro della logopedista.
Samuele ed Elisa sono arrivati che non sapevano nemmeno camminare, ma soprattutto non parlavano perché non sentivano ed erano totalmente isolati.
Ora Elisa parla in italiano e in cinese, mentre Samuele non si riesce più a farlo stare zitto. Hanno scoperto la loro voce, la voce degli altri e che quando pronunciano delle parole avviene il miracolo di comunicare, uno dei bisogni primari dell’essere umano.
Ci hanno salutato sentendo e dicendo “Ciao”, ma non stanno solo per tornare finalmente a casa, stanno per andare incontro al loro futuro con il sorriso. Ciao piccoli grandi guerrieri.
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