Presentato il piano di mobilità del “comparto Stabio”
Un sondaggio con le "app" per raccogliere dati precisi sulla mobilità. Obiettivo: ridurre l'inquinamento e lanciare l'Arcisate-Stabio
Si è tenuta questa mattina, 25 agosto la conferenza stampa di presentazione del Piano di mobilità interaziendale sostenibile “Comparto Stabio”, voluto e promosso da AITI (associazione industrie ticinesi) con il sostegno del Dipartimento del Territorio.
Le modalità e gli obiettivi di questa operazione sono stati illustrati, nell’ordine, dal Presidente dell’Associazione Industrie Ticinesi Fabio Regazzi e dal Direttore del DT Claudio Zali.
All’appuntamento hanno partecipato anche i rappresentanti delle imprese aderenti all’iniziativa: Cebi Micromotors Switzerland SA, Consitex SA, Farone SA, FZ Sonick SA, Gruppo Quickly-True Religion-S’nce Group, Montanstahl SA, Rapelli SA, Ronda Time Center SA e VF International SAGL.
MOBILITA’ E RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE
Già da alcuni anni il tema della responsabilità sociale delle imprese ha assunto, per l’Associazione Industrie Ticinesi, una considerevole rilevanza. AITI ritiene infatti che una gestione d’impesa socialmente responsabile costituisca un fattore strategico fondamentale per le aziende associate, un fattore che a medio-lungo termine inciderà sulla loro capacità di svilupparsi, di essere competitive e di sopravvivere in un mercato globale sempre più selettivo.
Gestire un’impresa nel rispetto degli indicatori di sostenibilità definiti nelle linee guida internazionali e riguardanti tutti gli aspetti dell’attività aziendale (finanze, risorse umane, supply chain, impatto ambientale, relazioni con il territorio) sta diventando un criterio vieppiù imprescindibile e discriminante per poter accedere a determinati mercati: senza le necessarie credenziali e certificazioni, sarà sempre più difficile essere selezionati quali fornitori di Gruppi internazionali.
È in questo contesto che nasce la volontà di AITI di capitanare un progetto concreto di mobilità sostenibile nel Comune di Stabio, con la consapevolezza che il problema del traffico in Ticino esiste e che va affrontato con un approccio “scientifico” e non empirico finalizzato a individuare e a implementare soluzioni efficaci e durature nell’interesse di tutti gli attori coinvolti: popolazione, aziende, collaboratori, enti pubblici.
STABIO: UN COMUNE AD ALTA DENSITA’ INDUSTRIALE
Nel mese di febbraio di quest’anno, in collaborazione con Movesion Swiss Sagl (società convenzionata con AITI Servizi SA e suo partner tecnico nell’ambito del mobility management), AITI ha così chiamato all’appello le principali imprese industriali presenti nel comune di Stabio (nove per l’esattezza) chiedendo loro di aderire ad un piano di mobilità interaziendale di comparto, dotato dei requisiti necessari ad ottenere il riconoscimento delle istituzioni federali, cantonali e comunali, nonché i contributi pubblici destinati al finanziamento di questo tipo di iniziative. Si tratta di contributi messi a disposizione di quelle aziende che intendono impegnarsi concretamente a favore dell’abbattimento del numero di veicoli circolanti e che presentano dei piani d’intervento credibili, in grado di ottenere risultati tangibili. I sussidi previsti per i piani di mobilità interaziendale o di comparto sono superiori a quelli stanziati a favore delle singole aziende.
È stato scelto Stabio perché è un comune ad elevata densità industriale: attualmente, nelle sole industrie interpellate da AITI, operano 2’900 dei 5’000 collaboratori impiegati sull’intero territorio comunale. La speranza è che, in prospettiva, possano aderire al Piano di mobilità anche le altre imprese operanti nel comune.
L’IMPEGNO DEL CANTONE
I programmi di mobilità aziendale promossi dal Dipartimento del Territorio stanno assumendo un ruolo fondamentale. La loro importanza è confermata dal credito di 2 milioni di franchi stanziato dal Parlamento ticinese con il preciso obiettivo di promuovere la realizzazione di misure concrete volte alla riduzione degli spostamenti in automobile. I risultati iniziano ad arrivare, anche se non mancano le criticità. È in questa prospettiva che vanno interpretati gli investimenti finora effettuati a favore dei Piani di mobilità aziendali di comparto (ad oggi sono stati concessi 329’438.70 fr.). Essi spianano la strada all’auspicata prossima stagione di finanziamento cantonale: la fase della realizzazione a tappeto di misure efficaci ed efficienti. Si intendono parcheggi mirati oltre frontiera, combinati con il carpooling e il trasporto pubblico; sistemi di park&ride; nodi di interscambio per biciclette. Tutto questo è oggetto dell’accordo siglato tra il Ticino e la Regione Lombardia attraverso il progetto interreg SMISTO e, parzialmente, del progetto interreg TI-CICLO-VIA, firmato da CRTM (Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto) e dalla Provincia di Varese.
Ad oggi sono stati avviati 10 piani di mobilità di comparto e altri 9 seguiranno con tempistiche differenti. In totale ne sono previsti 19, su 22 comparti esistenti.
L’IMPORTANZA DEI DATI CERTI E CERTIFICATI
Perché la scelta del partner tecnico è caduta sulla società Movesion Swiss Sagl? Perché, oltre ad essere partecipata dal colosso PTV Group, leader mondiale nell’ingegneria dei trasporti, ha brevettato il software Mobility Manager. Esso è in grado di rilevare – attraverso la somministrazione di questionari interattivi – i comportamenti e le abitudini di ogni singolo collaboratore delle aziende coinvolte. Non solo, è pure capace di determinarne la propensione al cambiamento. La raccolta dei dati relativi ai collaboratori di ogni singola azienda, incrociati con quelli delle altre aziende, consentirà di ricavare una fotografia puntuale ed attendibile della situazione attuale, ma anche – aspetto ben più importante – di delineare quelle che potrebbero essere delle soluzioni comuni da implementare in futuro(carpooling, navette, bici elettriche) e da sottoporre all’attenzione degli enti pubblici e dei player del trasporto pubblico locale. Non da ultimo il software è in grado di simulare dei possibili interventi correttivi e di quantificare le conseguenti riduzioni di inquinanti emessi.
Mediante una specifica applicazione del software, si può inoltre esercitare un monitoraggio costante e certificato del mantenimento delle misure correttive intraprese, e di replicare l’indagine a fronte dell’introduzione di nuovi collegamenti e/o di nuove misure sostenibili a disposizione degli utenti del comparto.
GLI OBIETTIVI DEL PIANO
Il Piano – che, nel frattempo, è diventato realtà ed è già entrato nel vivo dell’operatività – prevede un programma di attuazione a tappe. Le aziende, una volta firmato il contratto, hanno ottenuto la licenza per poter utilizzare il software Mobility Manager e stanno già procedendo al sondaggio automatizzato. I risultati del sondaggio verranno pubblicati in tempo reale nel portale della mobilità AITI4Mobility, che sarà accessibile dal sito di AITI e fungerà da cassa di risonanza a tutti i traguardi che verranno man mano raggiunti.
Questi, in sintesi, gli obiettivi che puntiamo a realizzare attraverso il Piano di mobilità interaziendale AITI:
1) Promuovere e sensibilizzare le aziende e i loro collaboratori nei confronti della mobilità sostenibile.
2) Ridurre il traffico pendolare in orario di punta di almeno il 10% (entro marzo 2018) e del 20% entro marzo 2019.
3) Ridurre il numero dei posteggi utilizzati del 10% (entro marzo 2018) e del 20% entro marzo 2019.
4) Ridurre l’emissione di CO2 di almeno il 10% (-650’000 Kg) entro marzo 2018 e del 20% (-1’300’000 Kg) entro marzo 2019.
5) Promuovere l’uso del collegamento ferroviario Arcisate-Stabio presso quei collaboratori che nel sondaggio si sono detti disponibili ad utilizzarlo (all’apertura dello stesso, verosimilmente a partire da dicembre 2017).
6) Incentivare il ricorso all’abbonamento annuale al trasporto pubblico locale e al trasporto pubblico multimodale (car-pooling, e-bike, treno), dopo l’apertura del collegamento ferroviario Arcisate-Stabio.
7) Collaborare in maniera proattiva con cinque comuni d’oltre confine (Varese, Malnate, Cantello, Induno Olona, Arcisate e Porto Ceresio) affinché mettano a disposizione dei futuri utenti del collegamento ferroviario Arcisate-Stabio delle aree di parcheggio di interscambio.
8) Promuovere la cultura del telelavoro
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