Sale la febbre del gioco, anche Busto vuole “guarire”
L'interrogazione del capogruppo del Pd Picco Bellazzi pone l'accento sulla diffusione delle sale gioco e delle macchinette nei bar: "Dobbiamo sapere quante sono in tutta la città per fermare la diffusione della dipendenza"
Il problema della diffusione della dipendenza da gioco e delle ludopatie in generale entra anche nel consiglio comunale di Busto Arsizio. A mettere il problema sul tavolo è un’interrogazione del capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico Walter Picco Bellazzi. Nel testo il consigliere sottolinea che il problema sta crescendo in tutti i ceti sociali e che la crisi economica sta portando all’aumento delle persone che pensano di risolvere i loro problemi economici con il gioco. Bellazzi specifica che uno dei mezzi più utilizzati è quello delle cosiddette “macchinette” o slot machines che ormai sono presenti in tutti i bar anche a Busto Arsizio: «Vi sono vere e proprie sale gioco dove vi sono decine di queste macchine infernali che rubano soldi a chi le utilizza – scrive Bellazzi – sulla base di quanto si legge sulla stampa, spesso la malavita gestisce queste macchine».
Per questi motivi il capogruppo del Pd chiede all’amministrazione dati precisi su quantesale da gioco sono presenti sul territorio con al loro interno slot machines, videopoker e simili; se l’amministrazione è a conoscenza del numero esatto di macchine di questo tipo presenti nei bar di Busto; che tipo di controlli vengono effettuati in relazione all’età di chi le utilizza; se, visto l’aggravarsi della situazione, sia intenzione dell’amministrazione comunale intervenire impedendo o limitando l’installazione di tali macchine nei bar della nostra città, specie in prossimità delle scuole, procedendo anche ad una modifica degli attuali regolamenti.
Il sindaco Gigi Farioli precisa che «già da sei mesi è stato avviato un percorso per cercare di limitare l’invasione delle slot machines e delle sale gioco – spiega – ho incaricato i consiglieri Adriano Unfer (Lega Nord, ndr) e Mario Cislaghi (Pdl) che hanno apportato un importante contributo all’interno del piano delle regole del Pgt. Grazie a questi accorgimenti siamo riusciti almeno a limitarle nelle zone centrali. Ora la sfida è quella di riuscire a bloccare l’apertura di nuove sale gioco e fare in modo che vengano limitate le slot e i videopoker nei bar».
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