Pronto il film di Campiotti “Bianca come il latte, rossa come il sangue”

Nelle sale dal 4 aprile la nuova opera del regista varesino, ancora una volta dedicata ai giovani. Nel cast Luca Argentero, colonna sonora dei Modà e pagina Facebook con quasi 20mila fan

Un film dedicato ai ragazzi “autentici”, interazione coi social network, un racconto d’amore drammatico tra adolescenti, una canzone dei Modà, Luca Argentero tra i protagonisti, un libro di successo a fare da traino, scritto da Alessandro d’Avenia. Stiamo parlando di “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, film del regista varesino Giacomo Campiotti che uscirà nelle sale il prossimo 4 aprile.

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Bianca come il latte, rossa come il sangue 4 di 16

La pagina su Facebook ha già quasi 20mila fan, mentre l’account twitter @BiancaRossaFilm è stato aperto da poco. Inoltre i fan del libro attendono con ansia il film che racconta la storia di Leo, un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitvamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c’è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l’assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdità è bianco. Il rosso è invece il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Percé un sogno Leo ce l’ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

Non è la prima volta che Campiotti, molto attivo negli ultimi anni con fiction tv di successo come Zivago o Il sorteggio, affronta al cinema ancora una volta un tema vicino ai ragazzi. In passato lo aveva già fatto con Mai + come prima nel 2005. «Nel cinema c’è bisogno di raccontare storie vere, senza finzione – racconta Campiotti sulla pagina Facebook del film -. Come Leo ci sono tanti ragazzi capaci di emozioni vere e di affrontare anche dolori forti, come la morte. Bianca come il latte non è certamente un film "facile". Mi auguro che arrivi al cuore delle persone. Realizzarlo, per me, è stato un vero atto di amore».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Marzo 2013
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