Muri puntellati e sporcizia, il povero giardinetto tra i palazzi del centro
Il giardino pubblico di via Trombini è da anni in pessimo stato, anche per colpa di utenti poco civili, il Comune mette solo le pezze. Una scena indecorosa, in una zona che paradossalmente diventa di lusso
La recinzione è pericolante da anni, i giochi e le panchine regolarmente sporcati o danneggiati. La situazione del parchetto di via Trombini – l’unico che si trovi proprio dentro al centro storico di Gallarate – è da anni una spina nel fianco, soprattutto per chi, come i bambini del vicino asilo, ma anche i genitori, lo vive davvero. Torna a segnalarcelo Maria Paola, che da nonna, accompagna i nipotini a giocare nel riquadro di erba e alberi che sta in mezzo ai palazzi: «Attualmente si trova in uno stato di totale degrado a partire dal muro di cinta pericolante e malamente cintato da anni e per il quale mi pare non sia previsto alcun tipo di intervento. Intorno si trovano calcinacci e mattoni che spesso i bimbi più grandi usano per giocarci con prevedibili conseguenze se li tirassero. I giochi sono stati distrutti delle incursioni dei ragazzi delle scuole superiori che si ammassano nelle giornate "buche" lasciando in ogni dove cartoni della pizza, mozziconi. I cani e i loro gentili padroni lasciano escrementi ovunque. La sporcizia dilaga». Anche altre mamme segnalano lo stato di degrado, a volte un po’ nascosto, come nel caso delle corde di fune dei giochi per bambini che – deteriorandosi – mostrano qua e là l’anima di fil di ferro, non proprio piacevole per le manine dei bimbi. Rimane poi il problema della recinzione pericolante da anni, sostenuta da tubi Innocenti che impediscono persino l’uso di alcune panchine. «Questa è la situazione ad oggi e io penso che nei paesi civili i parchi gioco dei bimbi sono sicuri, cintati e gli adulti possono accedervi solo se accompagnano un bambino» conclude ancora la signora Maria Paola.
Il problema, si diceva, è annoso. «Non abbiamo risorse per intervenire nell’immediato» dicono dal Comune, dove comunque si promette di monitorare lo stato degli arredi, intervenendo di volta in volta per "mettere pezze" là dove la situazione è più urgente. Quanto alla recinzione, uno dei problemi è che la struttura perimetrale è tutelata dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali che richiede di intervenire con gli stessi materiali per un eventuale restauro (la recinzione è di epoca fascista, come si nota dai grandi fasci littori in cemento). La Polizia Locale ha anche presente il problema dei gruppi di ragazzi che frequentano il parchetto dopo aver fatto acquisti nei bar e pizzerie al trancio che si trovano nelle vicinanze. Per ora dunque, nessun intervento radicale in vista, in attesa di scovare risorse per rendere più decoroso quest’angolo del centro storico. Senza dimenticare che nel frattempo, esattamente di fronte allo stesso giardinetto, è in corso un progetto di recupero edilizio di grande portata e di grandissimo valore economico, quello sull’area ex-Canossiane destinata ad alloggi di lusso.
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