Baita devastata, «adesso chiedano scusa, pronti a denunciare»
Al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza che potrebbero svelare i volti dei responsabili dell’atto vandalico. I volontari sul futuro della baitina “Adottiamola”
Da quattro anni a questa parte l’uscio della baita del Pian delle Noci, a Orino, è rimasto aperto; dentro: quattro posti letto, un camino, tavolo e sedie che hanno regalato fresco nelle notti d’agosto, neve e atmosfere d’altri tempi durante l’inverno.
Ma dopo la notte brava dell’ultimo dell’anno sono state proprio le sedie a finire nel camino, assieme alle mensole in legno, oltre al “libro dei ricordi” nel quale i visitatori hanno apprezzato lo sforzo per tenere questo luogo sempre disponibile per chiunque. Il brusco risveglio dopo un sogno, insomma.
«Ma ora, chi si è reso responsabile di questo scempio abbia il coraggio di chiedere scusa e di rimettere a posto la baita, così come l’ha trovata – afferma il sindaco di Orino Cesare Moia, che nel pomeriggio di ieri ha fatto un sopralluogo sul posto e si è portato sulle spalle anche lui qualche sacco di spazzatura – . In queste ore si stanno visionando alcune telecamere della video sorveglianza e probabilmente faremo denuncia».
Verrà ripensata la modalità di gestione della struttura, di proprietà comunale?
«È difficile pensare alla chiusura di questa baita, da sempre punto di riferimento per escursionisti, bikers e cercatori di funghi – spiega il sindaco – . La porta della baita è sempre rimasta aperta come di solito avviene in montagna per strutture analoghe. Tenerla chiusa, credo sia un controsenso, e a mio avviso la esporrebbe ad altri vandalismi. Anche la gestione delle chiavi risulterebbe alquanto macchinosa. Ieri alcuni volontari proponevano di dotare la zona di videocamere. Potrebbe essere una soluzione, magari coinvolgendo aziende del territorio specializzate nel campo delle nuove tecnologie e vicine all’ambiente, vedremo il da farsi».
Tra i volontari che hanno pulito nel pomeriggio di ieri la casetta nel bosco c’è chi è pensa ad un messaggio da lanciare, sulla falsariga della manifestazione d’affetto di molti cittadini all’indomani dell’incendio: “Il Campo dei Fiori è anche questa piccola casetta nel bosco. Anche lei va adottata, e difesa, da quanti amano la montagna».
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Orlando Mastrillo su Patteggia un anno la donna che ha aggredito l'infermiera in Pronto Soccorso a Busto Arsizio
lenny54 su Patteggia un anno la donna che ha aggredito l'infermiera in Pronto Soccorso a Busto Arsizio
Giuliano Guerrieri su In consiglio comunale passa lo stop alla sosta gratuita delle auto elettriche a Varese
Vinx su In consiglio comunale passa lo stop alla sosta gratuita delle auto elettriche a Varese
Felice su In consiglio comunale passa lo stop alla sosta gratuita delle auto elettriche a Varese
Marco Moretti su In consiglio comunale passa lo stop alla sosta gratuita delle auto elettriche a Varese
Ma quali scuse….sentite per favore piantiamola con questo buonismo che ha fatto tracollare questo paese verso una anarchia nelle mani di incursioni barbare continue.
Prima di tutto una volta individuati i “signorini” pagano una bella multa…poi rimettono a nuovo la baita con le loro manine (così le usano per qualcosa di diverso dal solito “tappare” sullo smartphone).
Questa è l’unica pena da infliggere….le scuse se le possono anche tenere.
D’accordissimo! Oggi si scusa di tutto e di più e gli idioti proliferano alla grande sicuri di non essere puniti! Possibile che siamo diventati un popolo di deficienti per non capire cosa è sacrosanto fare in simili frangenti?