Vitucci: “Partita dura ma finale meritata”

Il coach della Cimberio commenta felice la qualificazione al match decisivo. Calvani non soddisfatto ma esce a testa alta. Voti: Banks in serata negativa

Volto tirato ma sorridente: Frank Vitucci si concede anche qualche battuta («Non so se dormiremo stanotte, speriamo di non dormire domani in campo…») per festeggiare la vittoria su Roma che manda Varese in una finale a 14 anni dall’ultima volta. «Quello di oggi è stato un match complicato dal punto di vista fisico e tattico, con statistiche stravaganti – dice il coach–, perché la valutazione complessiva a nostro favore non fotografa l’equilibrio visto in campo. In alcuni tratti di gara non siamo riusciti ad applicare quel che avevamo in testa e commesso errori puerili come quelli sulle rimesse o contro il pressing. Forse, rispetto a giovedì, abbiamo pagato il fatto di essere leggermente favoriti dal pronostico e anche io stesso ho trasmesso un po’ troppo nervosismo alla squadra. Nell’ultimo quarto abbiamo però stretto le maglie in difesa, recuperato serenità e vinto. Siamo in finale e, con tutto il rispetto possibile per Roma, ci andiamo con merito, a suggello di quanto fatto fino a qui in stagione».
Per l’appuntamento con la storia di domenica Vitucci si limita a dire che «chiunque incontreremo sarà una grande squadra, una partita difficilissima dove al massimo partiremo dal 50% di possibilità. Siena ha una storia vincente, Sassari è da tempo ad alti livelli, noi invece siamo quasi dei rookies. Però prometto che giocheremo meglio di stasera».
A livello di singoli Vitucci è felice della prova difensiva di Ere (ma anche Rush) su Datome: «Gigi è un grande campione, abbiamo cercato di mettergli addosso più pressione del solito anche se fermarlo del tutto non è possibile». E poi accenna alla gara clamorosa di Sakota: «Dusan ha sostituito quello che ha fatto Polonara giovedì e che oggi Achille non è riuscito a dare: una cosa importante perché vuol dire che abbiamo giocatori intercambiabili. Contento per lui e per il risultato».

Sul fronte opposto coach Calvani bacchetta i suoi ma lo fa con l’orgoglio di chi allena una squadra interessante: «Abbiamo iniziato la partita senza seguire il piano che avevamo ipotizzato: siamo stati disattenti su alcune cose che non volevamo concedere all’avversario. C’erano punti di riferimento su cui siamo mancati, ma nell’intervallo detto alla squadra che, visto cosa avevamo fatto, la situazione era comunque favorevole. Poi abbiamo ricominciato bene ma forse avevamo compromesso le nostre certezze, e contro Varese non puoi permetterti di non essere attento nei particolari. Detto questo però, ricordo che abbiamo una squadra completamente rinnovata, fatta da tanti giovani. Mi spiace uscire ma lo facciamo a testa alta. Ora abbiamo tre mesi per arrivare ai playoff preparati: siamo quarti e abbiamo fatto una bella F8».

PAGELLIAMO
Sakota 8,5 (L’arma che non ti aspetti, decisivo); Banks 5 (Disastroso per quasi tutta la partita, mezzo punto in più per i due liberi della sicurezza); Rush 6,5 (Fa rifiatare Ere, mettendo in campo grinta e freschezza); Talts 6,5 (Regge in difesa quando Dunston è fuori); De Nicolao 6 (Falli troppo fiscali gli tolgono parte del match; utile); Green 7 (Sa di non essere in giornata di grazia, alimenta i compagni con intelligenza. E mette una tripla d’oro); Ere 8,5 (Condivide con Sakota la palma di migliore, perché segna e ferma il tornado Datome); Polonara 5 (Va a sbattere contro l’importanza del match, ma Sakota fa anche il suo); Dunston 7 (Meno star del previsto, comunque decisivo con 5 stoppate).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Febbraio 2013
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