Sylva Sabbadini e il ricordo di Auschwitz: «Troppo doloroso»
La reduce ha raccontato questa mattina a "La Residenza" i suoi ricordi dell'esperienza da deportata
Giornata molto emozionante questa mattina, venerdì 26 gennaio a “La Residenza” di Malnate, dove Sylva Sabbadini ha raccontato la propria esperienza di reduce dai campi di concentramento di Auschwitz e ha risposto alle domande dei ragazzi della terza media dell’istituto comprensivo Iqbal Masih di Malnate.
Qualcuno le ha chiesto se è mai riuscita a tornare nel lager dopo la liberazione: «Non sono mai tornata ad Aushwitz, i ricordi sono troppo dolorosi. Me ne sono pentita: avrei potuto accompagnare scolaresche e aiutare a raccontare. Ho fatto quel che ho potuto, da qui. Ma qualche anno fa sono andata a Dachau: è il campo di concentramento dove, abbiamo scoperto anni dopo, sono morti mio padre e mio zio. Ci sono andata insieme ad una “spedizione” in memoria di Mafalda di Savoia, morta a Dachau: insieme a noi c’erano un cardinale, un rabbino capo ed un pastore protestante. Ed è così che dovrebbe essere: tutte le religioni insieme, senza odiarsi. Che lassù ci sia il vostro Dio o il mio non ha importanza: credo che la sua volontà sia questa, la pace tra i popoli».
Antonella De Micheli, direttrice La Residenza: «Per noi è molto importante aiutare la signora Sylvia Sabbadini a portare la propria testimonianza di uno dei periodi più bui della storia recente. Per lei è un dovere morale a cui, nonostante la fatica degli anni e il dolore dei ricordi, non vuole sottrarsi, e noi le siamo grati: perché è fondamentale, per le giovani generazioni, sentire i racconti dalla viva voce dei testimoni oculari, vedere il numero tatuato sul braccio con i propri occhi. È l’unico modo per rendersi conto che tutto l’orrore di cui hanno letto nei libri o visto nei film non è frutto della fantasia di scrittori e registi, ma è stata realtà quotidiana con cui dei loro coetanei hanno dovuto fare i conti. Testimonianze come questa sono preziose, perché aiutano a creare gli “anticorpi sociali” che eviteranno il ripetersi di queste tragedie».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GrandeFratello su Coppa Italia di hockey, la "follia ragionata" che torna a Varese per la terza volta
ccerfo su Fontana invita Trump alle Olimpiadi invernali del 2026: "Lo aspettiamo in Lombardia"
Ambro Ribo su Riconoscimenti a Varese: il valore della Polizia Locale lombarda sotto i riflettori
gokusayan123 su Spaccio nei boschi, sindaci della Valcuvia in prima linea: “Introduciamo le zone rosse”
Sergio Falcier su Dalla banca della memoria alla radio dei giovani: Angera vuole "diventare meta turistica 12 mesi l’anno"
Felice su Settimana della Sicurezza al Falcone di Gallarate: fuori presidi e polemiche "contro la militarizzazione"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.