12 anni di carcere per Cosimo Fiorito, trafficava cocaina dal sud America
Figlio del boss gelese Salvatore, collaborava con la 'ndrangheta di Pioltello curando la logistica dei carichi di cocaina tra l'Ecuador e i porti di Amburgo e Anversa. Viveva a Ferno
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I carabinieri di Busto Arsizio hanno eseguito l’ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Reggio Calabria, nei confronti di Cosimo Fiorito, figlio del noto boss Salvatore (detto Turi Basetta), nella sua abitazione di Ferno.
Salvatore, infatti, deve scontare 12 anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti in quanto facente parte del gruppo che importava cocaina dal sud America nei porti di Amburgo e Anversa.
Il 54enne, infatti, curava gli aspetti logistici per i clan della ‘ndrangheta e in particolare per Alessandro Manno, capo della locale di Pioltello fino al suo arresto nel 2011 nella maxi-operazione Infinito.
Fiorito faceva anche da tramite tra il clan gelese dei Rinzivillo del quale il padre Salvatore era parte integrante, fortemente radicato nella zona di Busto Arsizio, per l’approvigionamento di cocaina.
Il traffico avveniva sulla rotta navale tra l’Ecuador e i porti di Amburgo, in Germania, e Anversa in Belgio.
Quando Fiorito perse un carico da 70 kg di polvere bianca
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