Poste, il sindaco scrive: “Inaccettabili disservizi”
Il sindaco scrive alle aziende di forniture elettriche e di gas per avvisarle dei ritardi nei pagamenti dei concittadini da imputare al mancato recapito delle bollette
Grave malfunzionamento in cui versa il servizio di consegna della posta sul territorio Sestese.
Il Sindaco Marco Colombo manda una lettera alle imprese che hanno tra i loro clienti anche i cittadini Sestesi, per richiedere un’alleanza di intenti ed interventi risolutivi nei confronti delle Poste per i continui inaccettabili ritardi nel recapito a domicilio della corrispondenza.
Nella lettera il Sindaco Marco Colombo scrive: “Vi informo che da diverso tempo ricevo numerose lamentele da parte dei miei cittadini, per le continue criticità nella consegna di vostre fatture, bollette e altri documenti commerciali che vengono ricevuti con notevole ritardo o addirittura non recapitati perché smarriti o distribuiti a qualcun altro.
Come potete immaginare questi disservizi creano dei gravi disagi ai miei cittadini.
I miei cittadini si sentono offesi – e io con loro – quando viene messa in discussione la loro onestà perché gli viene sospeso un servizio non per cause imputabili alla loro persona, ma perché non hanno ricevuto le debite comunicazioni oppure le hanno ricevute quando ormai a bolletta o il rinnovo del contratto… erano già scaduti.
Ritengo inammissibile e inaccettabile che i miei cittadini debbano pagare le conseguenze di tali disservizi, in termini di interessi di mora o sospensione dei servizi, mentre correttamente dovreste imputarli a chi ha creato queste inefficienze gestendo in modo opinabile l’inserimento di un nuovo postino, la mancanza di personale o comunque di altre cause tali da determinare una disfunzione nella ricezione regolare di corrispondenza.
Come Sindaco pretendo che venga reso un miglior servizio alla mia collettività!
Vi chiedo pertanto di risolvere nel più breve tempo possibile questo problema non solo prioritariamente nell’interesse dei Sestesi, ma anche nel vostro, perché sono convinto che questa situazione getta discredito sulla vostra immagine e la reputazione delle vostre imprese”.
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