“Su Federici c’erano voci, ma solo sulla passione per il gioco”
Il comunicato della Lega provinciale tira in ballo anche Nicola Poliseno, parlando però genericamente di "voci". E ora il sindaco di Cassano spiega
Che «strane voci» giravano a Cassano Magnago, sul conto di Stefania Federici? Cosa c’era di anomalo nella figura dell’ex assessore arrestata con l’accusa di aver sottratto centinaia di migliaia di euro?
È una domanda a cui rispondere, dopo che la segreteria provinciale della Lega ha citato quelle «voci» nel suo comunicato. Nella nota la Lega “scarica” l’ex assessore – dicendo che non era iscritta – e tira in ballo anche l’attuale sindaco di Cassano Magnago: «Ci aveva avvertiti di strane voci che giravano in città».
C’è una ambiguità di fondo, chiarire questo punto è necessario. «Questo è un Comune grande, ma ci si conosce un po’ tutti» dice Poliseno, che governa da sei anni con una maggioranza che non comprende la Lega. E dunque, cosa si diceva? «Qualche pettegolezzo sulla passione di Federici per il gioco d’azzardo sicuramente c’era, le persone la vedevano» dice il sindaco. «Ma altro non c’era. Questo era quello che si vedeva, non potevamo sapere altro».
Il contesto è quello delle “trattative” tra Lega e Poliseno per le comunali del 2017. Così le ricostruisce il primo cittadino di Cassano: «Quando ci siamo trovati per le amministrative, c’è stata anche una parte di colloqui con la Lega. C’era una discussione di verifica di una potenziale alleanza, uno dei paletti che abbiamo posto era l’esclusione della Lega “del 2012”. Quella che era sempre stata molto critica con la nostra maggioranza: Federici, Morniroli e altri. Nel 2017 questa era la nostra posizione, espressa – rimarca – sulla base dei contenuti politici, non della moralità delle persone. Dissi: “Non voglio avere niente a che fare con Morniroli e Federici”, mentre ero disponibile alla trattativa con l’attuale Lega, rappresentata da Paolo Mazzucchelli (sindaco di Cairate, commissario della sezione cassanese, ndr) e Matteo Bianchi. Ci dissero che Federici e Morniroli non c’entravano nulla».
Stefania Federici nel 2012, quando era candidata alla carica di sindaco. Con lei Aldo Morniroli, l’ex sindaco che ha guidato l’ultima coalizione tra la Lega e Forza Italia: dal 2012 il carroccio è all’opposizione a CassanoGrande Nord rimarca che Federici non era estranea alla Lega, pochi mesi fa era stata ritratta anche in video mentre accoglieva Matteo Salvini. E anche nel 2017 Federici era presente nelle conferenze stampa e nelle presentazioni pubbliche del candidato leghista Battistella alle comunali, mentre una delle liste d’appoggio era guidata anche da Raffaella Biafora, l’altra persona coinvolta nell’inchiesta (ora ai domiciliari). Poliseno in ogni caso ribadisce l’estraneità all’amministrazione e anche allo stesso contesto amministrativo: «Federici per noi era un avversario politico già nel 2012, con il 2017 era uscita anche dal consiglio comunale. In Comune non si vedeva più come rappresentante politico».
Di certo il sindaco deve anche fare i conti con una vicenda che tocca Cassano e la porta alla ribalta in modo negativo: «È una brutta pagina che colpisce e fa male alle persone, lascia una ferita» conclude Poliseno. «È doveroso però rassicurare la città che il Comune è assolutamente estraneo, l’indagine riguarda esclusivamente i rapporti tra Federici come amministratore di sostegno e i suoi assistiti. Il Comune non è coinvolto e anzi dopo questa vicenda continuiamo con maggiore convinzione la battaglia per la legalità e contro la ludopatia».
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