Moriggia addio: si riaprirà solo per la stagione estiva

L'annuncio della società. Da lunedì scattano i rimborsi. Una dozzina i lavoratori coinvolti

Crenna, Moriggia, Ronchi a Gallarate: i luoghi  (inserita in galleria)

La Moriggia chiude la vasca coperta. Non c’è modo – ha deciso l’azienda – per “salvare” i mesi primaverili, dopo il cedimento e la conseguente chiusura precauzionale dello spazio coperto.

«Amsc Spa, dopo un’attenta verifica della relazione tecnica sullo stato della struttura e sulle tempistiche prospettate per gli interventi di messa in sicurezza per rendere di nuovo fruibile l’impianto natatorio di Moriggia, conferma la chiusura della parte coperta assicurando il regolare svolgimento per la stagione estiva» si legge nel comunicato inviato dall’azienda.

La questione ovviamente riguarda diversi aspetti. Prima di tutto il servizio ai cittadini – affezionati a un impianto “storico” ma molto amato – ma poi anche ai lavoratori (sarebbero una dozzina i posti direttamente connessi alle attività in vasca, in gran parte interinali). Per quanto riguarda gli utenti, «da lunedì 19 marzo sarà possibile, presso l’ufficio cassa dell’Impianto Sportivo di Moriggia, richiedere il rimborso della quota non fruita dei servizi acquistati, che verrà corrisposto tramite bonifico attraverso la compilazione dell’apposito modulo» (che si potrà anche scaricare dal sito; clicca qui per le info dettagliate).

L’ipotesi di riapertura era rimasta aperta fino a pochi giorni fa, difesa ancora martedì dal sindaco Andrea Cassani, dopo che la perizia aveva individuato i diversi punti su cui intervenire. Così la società ricostruisce le difficoltà, che abbiamo seguito su VareseNews in queste tre settimane: «Come è ormai noto, dal 20 di febbraio scorso la parte coperta dell’impianto natatorio non e più accessibile a causa del distacco di un pannello della controsoffittatura sopra la vasca principale. Le verifiche tecniche che, per altro, erano già in corso al momento del distacco, hanno portato a una perizia il cui esito è pervenuto martedì 13 marzo. In base alle risultanze, viene indicata, come intervento più rapido, ma comunque di carattere provvisorio per la messa in sicurezza degli utenti, la posa di una rete anti caduta a protezione della controsoffittatura. Tale intervento ha tempi di realizzazione tali per cui resterebbe appena un mese di attività invernale da poter svolgere. Visto l’importo dell’intervento, quantificato in circa 21.400,00 euro, e considerati anche gli altri interventi di messa in sicurezza, con ulteriore aggravio di costi, il cui espletamento la perizia indica come vincolanti (puntellamento delle travi in cemento armato poste a copertura del piano interrato), il Cda, riunitosi il 14 marzo, ha ritenuto di non procedere alla riapertura dell’impianto natatorio coperto. Si cercherà perciò di anticipare l’avvio della stagione estiva. Si specifica che le altre attività comprese all’interno della struttura, tennis e calcetto, proseguiranno regolarmente. Il presidente Roberto Campari e i consiglieri Micaela Mora e Matteo Tansi, essendo chiamati a gestire un bene della comunità, hanno ritenuto di agire come farebbe ogni buon padre di famiglia, pensando da una parte alla gestione economica, e dall’altra alla sicurezza degli utenti, che deve essere garantita al 100%».

La società chiarisce poi che«sta proseguendo con le attività di espletamento del project financing», vale a dire per l’intervento di rinnovo completo della struttura, quello che risolverebbe alla radici i problemi e che darebbe un futuro alla struttura. Atteso ormai da almeno tre anni, per varie ragioni, e non ancora messo in pista: il bando è ancora atteso.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 15 Marzo 2018
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