Lavoratori della coop. Primavera senza stipendio da ottobre

Nel capoluogo friulano la cooperativa gallaratese ha in gestione diverse mense e bar di caserme e del consiglio regionale. In 16 non ricevono più lo stipendio da ottobre, dopo che la Procura di Busto ha messo in luce la colossale truffa

Gli effetti della presunta truffa messa in piedi da Quintino Magarò e da buona parte del consiglio di amministrazione della cooperativa Primavera, ai danni di un migliaio di dipendenti e che ha portato al suo arresto e a quello di altre tre persone oltre a diversi indagati, si fa sentire fino a Trieste dove la cooperativa aveva vinto appalti in diversi enti pubblici. Uno dei dipendenti della società, infatti, scrive a Varesenews raccontando il suo calvario: da ottobre non riceve più lo stipendio e come lui altri 15 lavoratori impiegati nei diversi appalti. Si scopre così che la cooperativa gestisce il bar della scuola di Polizia con 4 dipendenti, le mense di due caserme della Guardia di Finanza con altri 6 persone impiegate e la mensa del consiglio regionale friulano con altri 6 dipendenti. 

Per quanto riguarda le caserme della Finanza si tratta di gestioni dirette quindi, nel caso in cui dovesse decadere un appalto, chi subentra ha l’obbligo di riassumere il personale già presente mentre per quanto riguarda Polizia e Consiglio Regionale si tratta di appalti a concessione che in caso di subentro la nuova società non avrebbe nemmeno questo tipo di obbligo. In questi giorni i dipendenti più a rischio si stanno rivolgendo al sindacato per avviare le pratiche al fine di aprire vertenze sindacali, mentre per quanto riguarda gli altri colleghi nessuno ancora si è mosso in questo senso. I lavoratori friulani lamentano la completa assenza di informazione da parte dei responsabili che stanno mandando avanti quel che resta della cooperativa Primavera. Una vicenda, dunque, che valica i confini della provincia di Varese e fa sentire i suoi effetti ad ampio raggio. Attualmente la parte che riguarda gli stipendi dei dipendenti è stata affidata dal giudice al dottor Morosi, nominato commissario straordinario mentre la gestione delle quote societarie è attualmente in mano ad una mministratore speciale nominato dai soci.

Qui la cronistoria della vicenda

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Gennaio 2013
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