Tribunale, ancora due “tir” di schede da spostare

A breve verranno spostate nei depositi comunali dell’ex macello civico. Gli archivi di competenza del Ministero dei beni culturali

schede elettorali al tribunale di varese 22 marzo

Quasi tre settimane sono trascorse dalle ultime elezioni e loro sono ancora lì, chiuse negli scatoloni al pianterreno e al primo piano del palazzo del Tribunale di Varese.

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Elezioni, ancora schede al Tribunale di Varese 4 di 6

Beninteso: la situazione è migliorata da quel mercoledì 6 marzo in cui Varesenews documentò con una fotogallery la presenza di vere e proprie montagne di scatoloni ma anche si sacchi contenenti il materiale elettorale proveninete dai seggi dell’intera provincia.

Tra l’altro, quel giorno erano ancora in corso le operazioni di spoglio di un seggio a Busto Arsizio, che di fatto, insieme ad un problema a Cantù, rallentò la conta finale del voto regionale.

Poco per volta la situazione a palazzo di giustizia sta tornando alla normalità, ma ancora oggi non era impossibile notare quanti, fra i cittadini presenti per udienze e commissioni varie, aggrottavano le sopracciglia assistendo al dibattimento in alcune aule, ancora piene di scatoloni.

schede elettorali al tribunale di varese 22 marzo

«Sì, è un problema che stiamo risolvendo – ha spiegato il presidente del tribunale di Varese Vito Piglionica – . Ora la situazione sta migliorando e contiamo di spostare tutti gli scatoloni entro i prossimi giorni. Del resto si è trattato di grandi volumi di materiale cartaceo frutto di tre consultazioni elettorali: Senato, Camera, e Regione».

Rimane, ora l’equivalente di due “tir”, di schede e scatoloni, posizionati in diverse aree del palazzo di piazza Cacciatori delle Alpi.

Ma dove andranno le schede? «La parte del materiale elettorale più sensibile come le schede votate e l’elenco degli elettori – tanto per intenderci – resteranno qui da noi. Tutte le altre verranno collocate in un deposito del Comune, all’ex macello civico di Varese, a disposizione del ministero dei beni culturali», conferma Piglionica.

Beni culturali, proprio così: non è il Viminale a doversi curare di questo materiale elettorale, bensì il ministero di via del Collegio Romano, per legge responsabile per gli archivi, materia nella quale rientrano parte delle schede presenti nei corridoi del tribunale varesino.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Marzo 2018
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