Come la “Nuova Marna” cambierà il volto alla città
È il progetto più impegnativo e perseguito dall'amministrazione guidata dal sindaco Colombo. Porterà un nuovo auditorium per la città, la sede dei canottieri, una nuova ciclabile e parcheggi
È senza dubbio il progetto più impegnativo e ambizioso della giunta del sindaco Marco Colombo ma allo stesso tempo quello più perseguito e che nelle intenzioni cambierà il volto della città “proiettandola nel futuro”.
Lo Speciale Sesto Calende
Il percorso che porterà al rifacimento dell’area della Marna di Sesto Calende, con il progetto “Nuova Marna“, comprende in realtà molteplici interventi studiati per riqualificare uno spazio oggi non più idoneo e in parte degradato e rispondere ad alcune specifiche esigenze dei cittadini.
A lavori conclusi si avranno una nuova sala civica polivalente per 500/600 posti, un parcheggio pubblico per 140/200 posti auto, la nuova sede della società sportiva C.S.C.K e la pista ciclabile che collegherà il centro alla frazione di Sant’Anna. A tutto ciò seguirà un intervento di sistemazione delle aree esterne tra il ponte sul Ticino e la scalinata di piazza Cesare da Sesto.
Il rendering in alto mostra indicativamente come cambierà una parte importante della città. L’edificio rosa rappresenta quella che sarà la nuova sede della società canottieri, mentre l’edificio blu sarà il cuore del progetto con, appunto, l’auditorium della nuova Marna e a fianco il parcheggio. Dove oggi sorge la “vecchia” sarà ricavato un nuovo spazio pubblico da dedicare a parco giochi, percorso vita, pista ciclabile e anfiteatro.
L’intero intervento rappresenta anche un notevole investimento in termini economici: si parla infatti di circa 8 milioni di euro finanziati da Comune (in parte con fondi propri e, in base a un accordo relativo all’area della ex vetreria dove oggi sorge il supermercato, con un massiccio contributo – circa 4 milioni – da parte di Esselunga), Regione Lombardia con un importante contributo a fondo perso e Fondazione Cariplo).
Quello economico rappresenta come è intuibile anche uno degli aspetti maggiormente criticati dalle forze politiche di minoranza. Ma non è il solo, oltre all’entità della spesa, le problematiche evidenziate in questi anni dai consiglieri comunali di Insieme per Sesto hanno riguardato principalmente: la non condivisione della necessità di stravolgere un’intera area della città, con i conseguenti disagi e perdita di spazi, la critica alle scelte relative al posizionamento della sede dei canottieri (tra le contro proposte si era parlato del Parco Europa, scelta difficilmente percorribile e vantaggiosa secondo l’amministrazione) e soprattutto quella che fin dall’inizio è stata etichettata come una “svendita” degli spazi della ex vetreria e del vecchio forno a favore di Esselunga.
Critiche, discussioni e proteste, in alcuni momenti anche molto accese, che non hanno però modificato le decisioni del sindaco Colombo, dell’assessore all’urbanistica Giovanni Buzzi e dell’intera maggioranza che hanno invece deciso di proseguire e portare avanti l’intero intervento i cui effetti si potranno valutare soltanto ad opera realizzata: secondo il cronoprogramma entro la fine del 2020.
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