Il Fondo Sclavi, per la biblioteca un regalo… da paura
Nel 2002 la Biblioteca di Venegono Superiore ha ricevuto dallo sceneggiatore di Dylan Dog 6.500 volumi che oggi costituiscono il Fondo Sclavi e che sono diventati il motore di tante iniziative
Ci sono diverse cose che fanno di Venegono Superiore un paese interessante. Una di queste è la sua biblioteca.
Condotta con passione e competenza da Roberta Lucato, collocata in un luogo baricentrico del paese, la Biblioteca di comunale è sempre stata un punto di riferimento e di attrazione per i venegonesi. E da quando alla schiera dei venegonesi si è aggiunto Tiziano Sclavi, il creatore di Dylan Dog, l’autore che ha portato una ventata di novità nel fumetto italiano, nella biblioteca di Venegono sono successe tante cose.
E’ successo che a un certo punto della sua vita Tiziano Sclavi ha avuto un pensiero che si è rivelato fecondo: “Mi sono accorto che non era più il momento di accumulare, ma di donare. Il mio capitale erano i libri”, come ha detto in un’intervista a Marina Adotti. E dunque ha pensato di “liberarsi” di una parte consistente della sua immensa biblioteca donandola a qualcuno che la potesse apprezzare e valorizzare. Perché non alla biblioteca del paese dove era approdato in cerca di tranquillità e ispirazione?
Questione di una telefonata; dall’altra parte c’è chi capisce al volo il potenziale di quel dono, e in breve l’accordo è fatto.
Erano gli anni 2000, e la donazione di Tiziano Sclavi – 6.500 volumi, ma potrebbe essere solo un anticipo – è diventata il Fondo Sclavi, un patrimonio pressoché unico per una biblioteca di provincia. Una biblioteca che ha saputo partire da qui per costruirsi un’identità specifica, tanto da essere diventata con gli anni un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di fumetti di qualità.
E dall’unione tra il Fondo e la passione che circola tra gli scaffali della Biblioteca, sono nate tante iniziative con un duplice obiettivo: avviare un percorso di appropriazione del Fondo da parte delle associazioni del territorio e promuovere eventi e rassegne di ampio richiamo e di qualità per dare l’adeguata visibilità al patrimonio di questo fondo unico e molto stimolante.
Il Fondo Sclavi
La raccolta si configura come fondo speciale, legato ad un personaggio vivente di cui documenta gli interessi, la cultura e la crescita letteraria.
All’interno della collezione le sezioni più significative sono quelle dedicate al cinema e al fumetto. I volumi sul cinema, che sono circa un migliaio, si articolano in monografie su attori e registi, testi di storia del cinema, repertori, recensioni e sceneggiature di singoli film. Ampiamente documentati il genere horror e quello fantascientifico degli anni 70-80, con una parte espressamente dedicata al film splatter.
E’ presente una rara collezione di testi in lingua inglese degli anni Settanta, difficilmente reperibili nelle biblioteche italiane. La sezione sul fumetto comprende sia albi illustrati che testi di critica, con una rappresentanza degli autori che hanno inciso sulla formazione di sceneggiatore dello stesso Sclavi: Liberatore, Mattotti, Manara, Pazienza.
Di particolare rilievo per ricostruire un percorso sulle contaminazioni cinema-arti visive sono i testi che riguardano la pittura, le arti grafiche, l’illustrazione, l’architettura e la fotografia.
Il Fondo presenta inoltre un ventaglio di proposte eterogenee, dalla parapsicologia all’occultismo, dalla storia e geografia, alle scienze e alla linguistica. Le passioni quotidiane dell’uomo scrittore costituiscono un curioso filone parallelo di lettura (si vedano i numerosi libri sui gatti: le razze insieme alla rappresentazione del gatto nell’arte, ma anche gli aforismi e la simbologia arcaica). Una piccola sezione attesta l’interesse del donatore per i giochi di enigmistica e la sua passione per la musica. Infine, bisogna ricordare l’ampia raccolta di testi di letteratura che comprende autori classici e maestri del genere horror, giallo e fantascienza.
Proprio queste letture hanno nutrito l’immaginario di Tiziano Sclavi e costituito fonte di ispirazione per le ricorrenti citazioni di Dylan Dog. Le numerose guide su Londra, i volumi fotografici sugli interni delle case d’artista e le visioni notturne della città hanno offerto lo spunto per creare l’atmosfera “dark” che permea la Londra dell’indagatore dell’occulto. Tutti i volumi sono contrassegnati da un ex libris, creato per l’occasione dall’amico grafico Federico Maggioni.
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