Bandiera europea “scomparsa”, il Movimento Federalista chiede una presa di posizione
Il 9 maggio ricorreva la "Giornata dell'Europa", nel ricordo del primissimo passo dell'Unione, la Dichiarazione Schuman del 1950. Ma la bandiera europea non sventolava sul palazzo comunale di Gallarate e così è stato per giorni
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La scomparsa della bandiera dell’Europa dal municipio di Gallarate, già denunciata nei giorni scorsi, non va giù al Movimento Federalista Europeo, sostenitori convinti dell’idea dell’integrazione europea.
“Il 9 maggio ricorre la giornata dell’Europa per ricordare la Dichiarazione Schuman (9 maggio 1950) da cui prese avvio il processo di unificazione europea, un grandioso fatto storico che da quasi settant’anni ha garantito pace e progresso civile, sociale ed economico agli Europei. E la bandiera europea è uno dei simboli di questo progetto politico che stiamo vivendo” scrive Antonio Longo, del Movimento Federalista Europeo, nella lettera inviata al presidente del consiglio comunale, al Presidente della Repubblica Italiana, al Presidente della Regione Lombardia, al Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, al Direttore dell’Ufficio di Rappresentanza in Italia del Parlamento Europeo e ai parlamentari europei del collegio Italia Nord-Ovest.
L’episodio non è ristretto al solo 9 maggio: “da venti giorni, infatti, la bandiera europea non sventola a Palazzo Borghi, come di consueto” nota infatti Longo, che già nei gironi scorsi aveva sollevato il caso.
“Al suo posto c’è quella della Croce Rossa Italiana, nobilissima bandiera dall’alto significato civile e sociale. Riteniamo che rendere onore a quest’ultima bandiera non possa risolversi con la rimozione della bandiera di un’Istituzione – quella dell’Unione Europea – che rappresenta la più grande Comunità politica in cui la città di Gallarate, la Regione Lombardia e la Repubblica Italiana sono inserite. Al nuovo e temporaneo ospite si offre una sedia in più, senza toglierla agli stabili commensali”.
“Il Movimento Federalista Europeo si domanda il perché di tutto ciò. Il problema non è quello di sapere se la decisione di rimuovere la bandiera europea a Palazzo Borghi sia compatibile o meno con la legislazione vigente, ma di capire se non sia il frutto di una scelta politica. L’averlo fatto in concomitanza con il 9 maggio – giornata dell’Europa – desta una grande preoccupazione sul significato di questo gesto che riteniamo sbagliato e che si colloca nel contesto politico attuale, veramente delicato, in cui è in gioco il tema della collocazione dell’Italia nell’Unione europea”.
Di qui appunto la richiesta di un chiarimento, affidato al consiglio comunale, l’assemblea che rappresenta tutta la città, a cui viene chiesto “di pronunciarsi sulla rimozione della bandiera europea da Palazzo Borghi”. “Un’assunzione di responsabilità politica, civile e morale è, a nostro avviso, necessaria da parte di chi rappresenta i cittadini di Gallarate, a prescindere dalla propria collocazione politica nel governo della città. Ci sono momenti in cui occorre alzare lo sguardo dai problemi di quotidiana amministrazione e interrogarsi sui grandi valori che sono alla base della nostra convivenza civile. Questo è il momento”.
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