Inaugurata la nuova casa del Popolo che parte dalla difesa della scuola pubblica
"La Casa del Popolo - spiega Giuseppe Musolino, Portavoce Potere al Popolo Varese Nord - è un luogo di democrazia partecipata, messo a disposizione della città"
Sabato 2 giugno è stata inaugurata la “Casa del Popolo” di Varese, in via Francesco Del Cairo 34, presso “Un’Altra Storia”. Un taglio del nastro cominciato con l’incontro pubblico con Marina Boscaino, coordinamento nazionale Potere al Popolo e portavoce nazionale LIP, Legge Iniziativa Popolare “Scuola della Costituzione”.
«La Casa del Popolo – spiega Giuseppe Musolino, Portavoce Potere al Popolo Varese Nord – è un luogo di democrazia partecipata, messo a disposizione della città, aperto ad iniziative politiche, culturali e di servizio alle e ai cittadini; luogo di relazione, scambio, politica, cultura, solidarietà, emancipazione sociale, ispirato ai valori dell’antifascismo, del mutualismo e della nonviolenza. Raccogliendo l’eredità della tradizione delle Case del Popolo che hanno animato la vita politica e culturale in Europa e Italia lo scorso secolo, si organizzeranno cene sociali, rassegne cinematografiche, piccoli concerti, presentazioni di libri, incontri su temi di interesse cittadino e generale, attività ludiche e didattico-educative con minori e adulti, incontri di approfondimento politico, storico, sociale, scientifico. Già funzionante uno sportello di consulenza legale gratuito e uno sportello di segretariato sociale, per aiutare chiunque abbia bisogno riguardo la compilazione di un curriculum vitae e nella stesura di comunicazioni ad enti o aziende, per la ricerca di lavoro e altro ancora».
La prima della nuova Casa del Popolo è stata dedicata alla Scuola della Costituzione: «La lotta per la difesa della scuola pubblica deve riunire tutti i lavoratori della scuola, gli studenti e, più in generale, tutti i cittadini – spiega Musolino –. Obiettivi: scuola pubblica, gratuita, laica, pluralista e democratica; diritto allo studio e per un’istruzione che non si pieghi alle logiche di mercato; didattica volta alla formazione di cittadini attivi e consapevoli; superamento del precariato in tutte le sue forme; riconoscimento del diritto al lavoro sulla base del diritto già acquisito alle maestre e ai maestri con diploma magistrale colpiti da una vergognosa sentenza del Consiglio di Stato; cancellazione della legge 107/2015 (la cosiddetta Buona scuola); abolizione dell’alternanza scuola-lavoro; ritorno alla democrazia e alla collegialità all’interno delle scuole. L’insieme delle politiche sull’istruzione degli ultimi decenni ha modificato profondamente la funzione stessa della scuola in Italia, da luogo della formazione del pensiero critico a luogo dell’omologazione in funzione del mercato del lavoro di stampo neoliberista: l’alternanza scuola-lavoro è l’ultimo segnale emblematico di questi processi».
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Questi hanno preso lo 0,una mazza e hanno anche il coraggio di voler spiegare agli altri cosa fare e e come…mah….quel locale sarebbe stato più utile come deposito di granturco probabilmente. Gente che nel 2108 si professa ancora comunista non merita nemmeno un tombino aperto per ritrovarsi. Vediamo se i kompagni di varesenews pubblicano o no ora….