Pedemontana, Astuti (Pd): “Tangenziale di Varese gratis? Promessa irrealizzabile”
Il consigliere regionale lo desume dalla risposta ricevuta dall'assessore Terzi ad un'interrogazione: "Non solo. Il secondo lotto è fermo e le compensazioni vanno a rilento"
La gratuità per la tangenziale di Varese? Tutt’altro che facile da applicare. Il secondo lotto dell’autostrada? Non sta andando avanti. Le opere di mitigazione e compensazione ambientale? Procedono, ma molto a rilento. Sono queste, in sintesi, le risposte che Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd, ha ottenuto dall’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi, dopo aver presentato un’interrogazione sul tema.
“Quello che abbiamo scoperto grazie alla nostra interrogazione ha veramente dell’incredibile – racconta Astuti, che ha presentato l’interrogazione assieme al collega Angelo Orsenigo di Como –. Ad esempio, l’accordo tra Regione e Anas per l’affidamento della gestione delle strade regionali a un soggetto compartecipato non si farà: la Giunta Fontana non procederà con la costituzione della società. Però, l’azzeramento del pedaggio non sarebbe mai passato attraverso questa strada. L’iter giusto è complicatissimo e coinvolge Cal, Apl, Ministero del Trasporti e Cipe. Insomma, Maroni aveva promesso la gratuità il 1° gennaio, poi l’ha fatta slittare al 1° giugno e ora si scopre che il percorso non è quello che l’ex presidente ci aveva raccontato e che la via da percorrere è tutt’altro che semplice, anzi mancano completamente i presupposti. In più, ci è stato addirittura detto che tra Regione, Anas, Cal e Apl ‘non sono intercorse comunicazioni in merito all’ipotesi di transito gratuito sulle tangenziali di Como e Varese’, come si legge nella risposta”.
E se sul secondo lotto “se per Como qualcosa, lentamente, si muove, ‘non sono intercorse, invece, comunicazioni e/o incontri’ rispetto a Varese”, commenta Astuti.
Infine, sulle opere di mitigazione e compensazione ambientale “viene allegato un prospetto riepilogativo, aggiornato a maggio, con i progetti da cui si evince che vanno, molto lentamente, avanti solo le misure in capo ai Comuni e i pagamenti, ci viene detto, avvengono a stadi di avanzamento lavori e su presentazione di documentazione che attesti l’impegno di spesa”.
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