Claudio Lesica lascia la scuola: “È stato bello ma è giunto il momento”
Sono molti gli istituti che cambieranno dirigenza a settembre. Lasciano Claudio Lesica e Lucio Valli mentre, alle superiori, va in pensione Patrizia Neri
Tempo di addii e nuovi arrivi per i dirigenti delle scuole varesine. L’Ufficio scolastico lombardo ha aggiornato l’elenco delle dirigenze scoperte
Molti i cambi soprattutto nel ciclo primario ma non mancano gli avvicedamenti negli istituti superiori. È il caso dell’Isis Ponti di Gallarate che lo scorso anno dovette dire addio alla prematura scomparsa della dirigente Anna Scaltritti sostituita in corso d’anno dal collega Pietro Bosello preside del Gadda Rosselli. L’istituto con due sedi a Gallarate e una a Somma Lombardo sta affrontando un periodo di grande fervore sul piano dell’innovazione, un cammino intrapreso con grande determinazione dalla dirigenze scomparsa.
Saluta tutti per raggiunti limiti di età la dirigente dei licei Curie di Tradate Patrizia Neri che aveva anche in reggenza il polo primario Galileo Galilei mentre rimane vacante la sede dell’Itc Montale.
Sede libera anche al liceo scientifico Grassi di Saronno così come all’istituto tecnico Zappa
Nel ciclo primario salutano per raggiunti limiti di età i presidi Claudio Lesica e Lucio Valli: il primo dirigente a Castronno e Azzate ( in reggenza) mentre il secondo alla guida del comprensivo Masih di Malnate.
Libere anche le dirigenze dei comprensivi Fermi di Cavaria, Montessori di Cardano al Campo, Fermi di Fagnano Olona, Croce di Ferno, Fermi di Porto Ceresio, Manzoni di Samarate, Moro di Saronno, Ungaretti di Sesto Calende, Don Rimoldi di Varese, Marconi di Vengono Superiore, Alighieri di Cassano Magnago, oltre ai comprensivi di Vergiate e Germignaga. A Busto Arsizio, dirigenze vacanza per Galilei e Crespi.
Un addio particolarmente emozionante è stato quello di Claudio Lesica:
«È vero, lascio. La voce è arrivata ovunque. Piangevano in tanti ad Azzate, a Castronno e anch’io ho pianto perché lasciare gruppi come questi è dura. Ma dopo 43 anni, è arrivata per me l’ora di andare. Per tanti motivi. Con i ragazzi ci starei sempre, ma nella scuola c’è troppa burocrazia, regole sulla trasparenza, la privacy, la sicurezza. Ti viene spesso da chiederti: “ ma ci sono ancora gli alunni a scuola?”. Tutte queste situazioni mi hanno convinto che il mio tempo fosse concluso. Ho deciso di lasciare nel momento in cui ero ancora in grado di dare e fare qualcosa. È stato bello e mi mancheranno tantissimo tutti: docenti, ragazzi, personale tecnico e amministrativo. Ho creato un bel clima, qualcosa di bello. Vedere tanta commozione nelle due feste che mi hanno organizzato, mi ha dato la prova che sono riuscito a trasmettere valori condivisi.
Ho iniziato 43 anni fa a Saronno dove sono rimasto due anni, poi mi sono spostato a Tradate per altri 6 e poi 20 anni alla Salvemini prima e al comprensivo di San Fermo quando è diventato polo unico. Quindi, ho esordito come dirigente alla Leonardo da Vinci di Saronno per poi arrivare a Castronno. Ho avuto anche numerose reggenze: negli ultimi otto anni ho sempre diretto due comprensivi ma devo dire che, al di là della fatica, è stato entusiasmante perché sono riuscito a contaminare i diversi plessi condividendo le buone pratiche che trovavo. La parte più bella del mio lavoro? I rapporti umani, intensi con gli studenti e di amicizia “professionale” con docenti ma anche con gli altri dirigenti con cui ho collaborato. Un po’ meno con i genitori: fare il genitore oggi non è facile, occorrerebbe accettare maggiormente i consigli di quanti lavorano ogni giorno con i ragazzi. Ai futuri presidi voglio dire: siate umani, coltivate i rapporti umani, perché è da lì che parte ogni cosa».
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