Dal 30 settembre chiuderà il centro prelievi di Malnate
L’Asst dei Sette Laghi ha deciso di non rinnovare la convenzione in essere con SOS Malnate e di procedere ad una gara d’appalto per la gestione dei punti prelievo gestiti
Dal 30 settembre Sos Malnate non avrà più il centro prelievi e non gestirà più i punti di Azzate, Gavirate e Viggiù.
L’azienda ospedaliera ha deciso di non rinnovare la convenzione con l’associazione malnatese e di procedere ad una gara d’appalto per la gestione dei punti prelievo.
I motivi vengono spiegati nella nota di Sos Malnate in 3 punti chiave:
1) Lo strumento per lavorare con le associazioni di volontariato sono le convenzioni a rendicontazione dei costi effettivamente sostenuti. Questa modalità non era possibile per l’ASST dei Laghi che ha indetto una gara d’appalto.
2) Le condizioni tecniche non erano gestibili dal nostro ente (avremmo dovuto incrementare personale, automezzi, …)
3) Le condizioni economiche erano al di sotto di quelle attualmente in essere e che pertanto non ci avrebbero consentito né di mantenere gli standard qualitativi offerti né un servizio al pareggio dei costi sostenuti. Nella sostanza avremmo dovuto gestire il servizio con una forte perdita.
Di seguito la nota firmata da Massimo Desiante, presidente di Sos Malnate.
Dopo 22 anni di servizio e 15 anni di convenzionamento con l’Azienda Ospedaliera il nostro centro prelievi di Malnate dal 30 settembre 2018 purtroppo chiuderà e non gestiremo più i centri di Azzate, Gavirate e Viggiù. Il servizio sarà affidato ad un nuovo gestore in strutture che saranno comunicate dall’ASST dei Sette Laghi.
L’Asst dei Sette Laghi ha infatti deciso di non rinnovare la convenzione in essere con SOS Malnate e di procedere ad una gara d’appalto per la gestione dei punti prelievo gestiti da SOS Malnate nei comuni di Malnate, Azzate e Viggiù.
Non abbiamo potuto partecipare alla gara per diverse ragioni.
1) Lo strumento per lavorare con le associazioni di volontariato sono le convenzioni a rendicontazione dei costi effettivamente sostenuti. Questa modalità non era possibile per l’ASST dei Laghi che ha indetto una gara d’appalto.
2) Le condizioni tecniche non erano gestibili dal nostro ente (avremmo dovuto incrementare personale, automezzi, …)
3) Le condizioni economiche erano al di sotto di quelle attualmente in essere e che pertanto non ci avrebbero consentito né di mantenere gli standard qualitativi offerti né un servizio al pareggio dei costi sostenuti. Nella sostanza avremmo dovuto gestire il servizio con una forte perdita.
Siamo dispiaciuti di perdere un così importate servizio che sotto la nostra gestione si è sviluppato sia in termini di numero di prelievi sia in termini di orari e giorni di apertura su tutti i centri.
Tutto è iniziato nel 1996 quando abbiamo raccolto un’esigenza forte della cittadinanza: effettuare i prelievi ematici nella giornata di sabato, giorno in cui era chiuso il punto prelievi in Piazza della Libertà.
Abbiamo aperto nella nostra sede un piccolo ambulatorio e da quella disponibilità è nata poi la richiesta dell’Azienda Ospedaliera di un convenzionamento, nel 2003, con la ristrutturazione dei nuovi locali dell’ambulatorio “Rino Croci”. Da quel giorno il servizio è sempre stato in crescita, qualitativa e quantitativa. Nel corso di questi 15 anni di convenzionamento abbiamo anche gestito, su richiesta e
necessità dell’Azienda Ospedaliera, anche i centri di Azzate, Gavirate, Viggiù, Besozzo, Lavena Ponte Tresa, Cuasso al Monte e Arcisate.
Il centro prelievi di Malnate, per esempio, è passato da un’apertura di due giorni alla settimana, quando era gestito negli anni ’90 presso i locali del distretto sanitario di Piazza della Libertà, ad un’apertura su 6 giorni alla settimana con la gestione di SOS. Siamo passati dai 7460 prelievi del primo anno della nostra gestione a Malnate ai 21710 dei prelievi effettuati nel 2017.Abbiamo sempre cercato di migliorare il servizio di anno in anno con il raddoppio del personale amministrativo e infermieristico e con l’apertura del servizio consegna referti dalle 7 alle 20 tutti i giorni, domenica compresa.
Abbiamo ristrutturato gli spazi, a nostre spese, nel 1996, nel 2002 e successivamente nel 2009 per permettere all’ambulatorio una sala di attesa adeguata all’aumento dell’utenza, una sala prelievi più ampia e un ufficio accettazione con 2 postazioni. Ultimamente abbiamo anche installato l’aria
condizionata per garantire il massimo confort all’utenza, soprattutto anziana, che frequenta il nostro centro. Tutte le analisi sul gradimento del servizio rivolto all’utenza hanno sempre dato un risultato più che positivo e che sottolinea il miglioramento continuo percepito anche dall’utenza. La media del tempo
di attesa complessivo per una prestazione, calcolato anche nel 2018, è di 34 minuti.
Dal 1 ottobre questa storia si interromperà e non sarà più SOS che gestirà i centri prelievi di Malnate, Azzate, Viggiù e Gavirate. Per ogni informazione su orari, ambulatori, ecc.. si consiglia di fare riferimento all’ASST dei Sette Laghi che è la titolare del servizio.
Non ci permettiamo di giudicare i motivi, leciti e legittimi, di queste scelte. Sono le nuove modalità con le quali ci ritroviamo a lavorare anche nel campo sociale e sanitario e con le quali dobbiamo confrontarci. Lasciateci però almeno la possibilità di ringraziare chi ci ha accompagnato in questi anni.
Ringraziamo tutti gli utenti, oltre 500.000, che hanno usufruito dei nostri servizi e chi, nelle passate dirigenze dell’Azienda Ospedaliera, ha creduto fortemente in questo progetto ispirato dal principio della sussidiarietà.
Un grande ringraziamento va anche alle amministrazioni comunali di Malnate, Viggiù e Azzate per la collaborazione e il sostegno ricevuto negli anni. Ringraziamo i molti volontari che hanno effettuato il servizio trasporto prelievi, le attività di segreteria e di consegna referti, e tutto il nostro personale dipendente, gli infermieri e i medici che dal 30 settembre perderanno il lavoro, per aver
permesso al nostro centro di diventare un punto di riferimento per la cittadinanza. A loro va il ringraziamento più grande con la speranza di poter trovare subito una nuova occupazione.
Lasciamo una grossa eredità: ci auguriamo che le nuove modalità operative e i nuovi gestori sapranno ampliarla e migliorarla. Noi possiamo solo rassicurare i nostri concittadini che saremo sempre pronti a rispondere alle nuove necessità che ci trasmetterà il nostro territorio e che gli spazi attualmente in uso troveranno una nuova destinazione: potenzieremo le attività di formazione al primo soccorso sul territorio con corsi sulle manovre salvavita, sull’utilizzo dei defibrillatori, sul primo soccorso pediatrico, svilupperemo progetti di volontariato giovanile, ecc…Il Presidente
Massimo Desiante
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