Telecamere contro le violenze nei nidi, la Regione stanzia 600.000 euro
La giunta regionale ha approvato il progetto di legge per finanziare sistemi di videosorveglianza in via sperimentale e su base volontaria in nidi e micro nidi
![Maltrattamenti all'asilo nido di Gavirate](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2018/04/maltrattamenti-all-asilo-nido-di-gavirate-667869.610x431.jpg)
E’ stato approvato giovedì 2 agosto dalla giunta regionale il progetto di legge iniziative a favore dei minori che frequentano nidi e micro nidi. Il provvedimento prevede 300.000 euro a disposizione tra il 2018 e il 2019 per sensibilizzare, prevenire, formare e informare operatori e famiglie oltre a 600.000 euro tra il 2019 e il 2020 per chi vorrà installare sistemi di videosorveglianza in via sperimentale e su base volontaria.
«Si tratta di un intervento particolarmente importante perchè purtroppo, anche di recente, si sono verificate situazioni che hanno coinvolto i bambini, le famiglie e le strutture educative -ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana-. Regione Lombardia ha dunque deciso di porre in essere un’iniziativa che vede in prima linea anche il Consiglio regionale. Sono certo che tutti sapranno valorizzarla nel proseguimento del suo iter in Commissione e in Aula”.
L’assessore a Politiche per famiglia, genitorialità e pari opportunità Silvia Piani, che ha presentato il progetto, spiega che «nidi e micro nidi sono essenziali per la crescita dei minori, oltre che uno strumento di conciliazione tempi famiglia lavoro. Perciò le situazione di maltrattamento, ancorché isolate, vanno prevenute per contrastarle. Alle Ats abbiamo chiesto di curare l’aspetto formativo, ma per individuare i segnali di disagio occorre favorire un maggiore scambio di informazioni e un lavoro di rete con protocolli tra organismi pubblici e privati. Occorre poi aiutare a definire e divulgare le buone prassi per la corretta gestione di queste segnalazioni e assicurare assistenza adeguata alle vittime e alle famiglie».
Nascerà anche una Consulta regionale creata ad hoc e presieduta dallo stesso assessore che avrà un compito consultivo e
propositivo. Ne faranno parte rappresentanti del mondo socio-sanitario, sociale e dei Comuni, di cura dei minori e delle Direzioni regionali in materia di politiche sociali, socio-sanitarie, istruzione, gestione dati e formazione. «Ma è aperta -ha chiarito l’assessore-, previa intesa, anche ai rappresentanti del Tribunale per i minorenni e della Prefettura che abbiamo incontrato, come gli altri, nella fase istruttoria e che hanno dato supporto all’iniziativa».
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