Caccianiga: “Mettiamo in luce le eccellenze dello sport italiano”
Il delegato provinciale del Coni commenta i risultati ottenuti ai Giochi Europei. «A fronte di tante polemiche, il medagliere premia il nostro lavoro»
Nel bel mezzo del quadriennio olimpico – quello tra i Giochi di Rio 2016 e di Tokyo 2020 – i Campionati Europei multidisciplinari disputati a Glasgow e Berlino hanno permesso di fare il punto della situazione per molti sport.
Bilanci che riguardano tutti: dagli atleti alle singole federazioni, ai comitati olimpici nazionali (il CONI, per l’Italia) fino ai semplici territori. Il Varesotto, per quanto ci riguarda, ha avuto diversi protagonisti – ne parliamo QUI – e torna dalle spedizioni europee con tante belle conferme.
Ne abbiamo parlato con Marco Caccianiga, che tutti conoscono come istruttore (nuoto, calcio, attività motoria…) ma che da alcuni anni è anche il referente del Coni per la provincia di Varese. «I risultati colti dalle nazionali azzurre agli Europei sono stati molto buoni, e a livello locale non posso che essere contento per i podi e i piazzamenti colti tra nuoto, atletica, canottaggio e ginnastica. Le medaglie “parlano”, e dicono che troppo spesso in Italia si esagera con le critiche e si dimenticano i lati negativi».
Caccianiga non nega i problemi, relativi in particolare a una situazione impiantistica carente, ma invita a porre l’accento su tutti gli aspetti che compongono il movimento sportivo. «Durante l’anno leggiamo e sentiamo critiche, lamentele e proteste, poi arrivano le gare e l’Italia è in alto nel medagliere. Quindi, o abbiamo un corto circuito nella comunicazione, oppure siamo – inteso come movimento sportivo – dei supereroi. Ci si riempie spesso la bocca con quanto avviene all’estero: io non parlo degli altri perché non conosco quelle situazioni, ma mi piace valutare i risultati. E l’Italia ai Giochi Europei è terza nel medagliere davanti a tante superpotenze. Dalla Germania, alla Francia, alla Spagna e altre ancora».
Poi il popolare “Caccia” snocciola quelli che, secondo lui, sono grandi punti di forza del movimento sportivo. «In Italia, storicamente, c’è una grande preparazione da parte dei tecnici, c’è attenzione e partecipazione ai corsi di aggiornamento, ci sono cure meticolose sullo sviluppo delle metodologie di allenamento. Cito un’esperienza sul nostro territorio, anche se è privata: il centro Mapei Sport di Olgiate Olona, una vera eccellenza nell’ambito della scienza applicata allo sport. Ecco, mi piacerebbe che tutte queste cose vengano messe in luce; spesso invece è più facile lamentarsi di ciò che non va. Detto questo, è fuor di dubbio che l’impiantistica vada migliorata».
In vista di Tokyo, Caccianiga è certo: «Credo che le varie nazionali stiano costruendo una “truppa” di altissimo livello. Il Coni lavora proprio per questo, per arrivare alle medaglie, e dietro ogni podio – al di là degli atleti che sono ovviamente i principali protagonisti – ci sono tantissime persone che mettono a disposizione le proprie capacità. Per questo il mio invito è quello di avere il giusto orgoglio: evitiamo di cercare il pelo nell’uovo, sosteniamo le squadre nazionali. Abbiamo grandi potenzialità».
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