Vaccinazioni: “Buon senso e prudenza, ma si rispetti la legge”
Nelle scuole dell'infanzia parificate l'anno è iniziato senza problemi. Confronto e dialogo hanno risolto qualche caso difficile. In Lombardia cresce il numero dei minori vaccinati
Vaccinazioni: si naviga a vista. Dopo la decisione dei ministri Grillo e Bussetti di concedere una proroga ai genitori per mettersi in regola accettando l’autocertificazione, nelle scuole, soprattutto infanzia e nidi, c’è un po’ di preoccupazione. L’obbligo flessibile è di difficile interpretazione quando occorre scegliere tra il diritto alla salute e quello allo studio.
Nella nostra provincia, non si sono registrati problemi. Complice anche una politica di dialogo e confronto personalizzato, alla Fism, la federazione che riunisce le scuole materne parificate, fino a oggi non sono arrivate segnalazioni: « Abbiamo lavorato molto nei mesi precedenti – spiega la neo presidente Maria Chiara Moneta – incontrato i genitori non in regola spiegando che, per noi, rimaneva l’obbligo di legge perché le disposizione che ci sono arrivate non ci soddisfano. I nostri presidi sanno che occorre buon senso dato che l’accoglienza è il nostro primo valore. Ma anche la tutela dei bambini è fondamentale. Devo dire che l’ascolto e il confronto sono stati fondamentali per creare un clima di collaborazione».
All’avvio dell’anno scolastico, è stata diffusa una circolare in cui si raccomanda buon senso e prudenza ma si ribadisce la necessità di rispettare la legge in vigore. La posizione è stata condivisa anche con l’Ufficio scolastico e l’Ats Insubria sul comportamento da assumere.
I casi di mancato rispetto dell’obbligo ci sono e sono conosciuti: « Questi genitori – chiarisce la presidente Moneta – sanno che non possiamo accogliere i bimbi se non si dimostra di essersi attivati per regolarizzare la posizione. L’importante è evitare situazioni spiacevoli».
Tutto sommato, defezioni legate alla protesta per i vaccini sono state esigue: « Qualche caso c’è stato di allontanamento, ma è una percentuale davvero esigua».
La situazione in Lombardia risulta abbastanza buona. Nei mesi scorsi, Regione Lombardia ha messo a disposizione delle scuole l’anagrafe vaccinale, in vigore da quest’anno, per attingere informazioni, ma solo il 60% degli istituti ha usufruito del servizio: « In vista del nuovo anno scolastico – ha spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera – abbiamo messo a disposizione delle scuole l’anagrafe vaccinale regionale e abbiamo fatto lo scambio degli elenchi che ci ha permesso di eliminare disagi e di avere una mappatura dei soggetti non in regola. Siamo comunque a disposizione per verificare le autocertificazioni e portare a termine i percorsi vaccinali».
Dall’introduzione dell’obbligo, si è registrato un aumento dei bambini “in regola” con il calendario vaccinale: « Abbiamo raggiunto il 95% di copertura per i bambini da 0 ai 6 anni. Nella fascia fino ai 16 anni siamo cresciuti del 2%. Prosegue il nostro lavoro per regolarizzare chi e’ ancora inadempiente” ha concluso Gallera.
In particolare, in Lombardia, i bimbi nati nel 2015 hanno raggiunto la copertura del 95% per l’esavalente ( percentuale identica a Varese) mentre rimane leggermente sotto Milano dove la percentuale è del 94%. I picchi maggiori si registrano a Sondrio e a Monza. Leggermente più bassa è l’adesione alla trivalente polio, pertosse e rosolia dove la percentuale raggiunta è del 94% ´anche in questo caso, Varese si allinea al dato). Le percentuali più basse registrate a Mantova, Cremona e Brescia. Adeguata percentuale di vaccinati anche per i nati nell’anno 2014: all’esavalente e alla trivalente si è sottoposto il 95% dei bimbi ( percentuale identica nei territori di Varese e Como).
Qualche problema in più, si registra per il ciclo scolastico: il dato fornito da Regione Lombardia per i bambini nati nel 2010 dimostra che non si è raggiunta la copertura auspicata per l’esavalente, che si è fermata al 93% dei bambini ( percentuale che a Varese sale al 94%) che cala ulteriormente sino al 92% per la trivalente ( identica situazione nei territori varesino e comasco).
Grandi problemi nelle scuole dell’infanzia e nidi varesini, quindi, non si annunciano. Casi di inadempienza, invece, potrebbero esserci nelle scuole, dove è prevista la sanzione pecuniaria ai genitori che non vogliono rispettare l’obbligo.
Per chi, ancora dovesse ottenere la certificazione dell’avvenuta vaccinazione, l’assessorato regionale ricorda che è possibile scaricare online l’attestazione. all’indirizzo:
Fino alla scorsa settimana erano 19.000 le attestazioni di vaccinazioni eseguite
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