“Varese non è una città adatta a spostarsi in bici”
Continua il dibattito sulla scelta di realizzare la pista ciclabile cittadina stazioni-lago: un percorso alla portata di tutti?
Egregio Signor Direttore,
in questi giorni sul Suo giornale leggo frequentemente le polemiche sulle piste ciclabil di Varesei, la più menzionata l’ultima realizzazione della pista ciclabile cher va dalle stazioni a Capolago.
I commercianti zona casbeno protestano, i genitori delle scuole protestano perchè è stato tolto loro ila possibilità di parcheggio, gli utenti dell’ASST di viale Monte rosa protestano perchè gli sono tolti dei parcheggi, in parole povere una protesta generale.L’unica lettera di congratulazioni per l’opera effettuata è del Signor Leonardo Savelli presidente FIAB-CICLOCITTA’.
Nella missiva il Signor Savelli auspica una città piena di biciclette e scarsamente frequentta dai veicoli a motore.Bene Signor Savelli la cosa può essere molto interessante anche dal punto di vista turistico ma c’è un ma da anteporre a tutto ciò.
Purtroppo la città non si presenta tutta su un unico piano ma è contorniata da salite e a volte anche ripide, vedi Viale Auguggiari e altre vie. Io so perfettamente che la biclichetta è ottima per mantenersi in forma e fa molto bene alla salute ma non tutti i cittadini son agili e ben prestanti ad affrontare determinate salite.
Pensiamo ad un uomo o donna, qual si voglia, di 70 75 anni di età che si mette a Varese ad affrontare le strade della città. Non credo che il Signor Savelli voglia incrementare il numero di ricoveri per infarti o problemi cardiaci nè tanto meno respiratori.
La popolazione sta invecchiando, gli anziani diventano sempre più numerosi. Ben vengano queste iniziative ma dobbiamo dare sopratutto un’occhiata al territorio e a chi ci abita. Sono curioso di vedere quanti utilizzeranno la ciclabile stazioni-capolago. Se il numero fosse esiguo i soldi pubblici investiti in tal senso non sono altro che buttati dalla finestra, ripeto soldi pubblici.
Le mie considerazioni sono che ben venga una città meno inquinata, più vivibile, con molto meno traffico ma le soluzioni possono essere altre. Tipo migliorare e incrementare notevolmente i mezzi pubblici, diminuire e far diminuire in modo serio le tariffe dei taxi. Solo allora si può pensare alle piste ciclabili e alle isole pedonali non prima. E’ come se per costruire una casa si partisse dal tetto e non dalle fondamenta.
Ringrazio per lo spazio concessomi e invio distinti saluti
Marcello Chiriacò
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con le bici a pedalata assistita si può eccome. Ce ne sono sempre di più. non solo in città, ma anche per le salite più impervie della provincia. Varrebbe la pena, per un futuro sostenibile valutare anche questo tipo di opportunità e farsi condizionare un pò meno dai piagnistei
qualcuno sa spiegare come avverrà la convivenza tra auto e bici nelle rotonde Sanvito/XXV aprile e piazza Libertà dove le bici DEVONO TAGLIARE LA STRADA ALLE AUTO?
Vorrei spiegare come avverrà la convivenza auto bici in rotonda. Via Sanvito e XXV sono percorse da diverse migliaia di auto al giorno. Questi automobilisti staranno attenti e saranno cortesi quando dovesse avvicinarsi una bici, cercheranno di evitare quella decina di automobilisti che stanno invece andando in bici. Quando alle 8.00 le auto saranno bloccate, (perché mancano i 60 parcheggi sempre trovati tutti occupati, quando c’erano?) passeranno solo le bici e le macchine resteranno ferme per un po’. Intanto Gli automobilisti che hanno usato la bici, arriveranno a destinazione.
l’Alfredo Binda???? Pazzi! Decine di ciclisti su e giù per viale Aguggiari per il Sacro Monte o la salita del Montello (tutti pensionati)! Le signore a pedalata assistita (e non) che salgono Via Marzorati… Che ingenuo! Credevo che il problema per le bici, a Varese fossero le strade pericolose e gli automobilisti che non vanno mai in bici!
Difficile inventare così tante assurdità, caro Chiriacò. Nei paesi avanzati ci sono centinaia di km di ciclabili. A Varese per un percorso di collegamento che potrebbe unire città e lago si parla di incredibili disagi, parcheggi eliminati, commercianti che perdono 50 cent di incasso al giorno, mio nonno che non ce la fa a pedalare in salita. Pagliacciate.