La protesta del Manzoni vuole “contagiare” le scuole varesine
Dopo i primi momenti gli studenti si sono organizzati. È stato istituito un "servizio d'ordine" con gli studenti maggiorenni che si occupano di monitorare la situazione
Il Manzoni guida la protesta delle scuole varesine, gli studenti hanno deciso per lo "sciopero bianco: all’interno dell’istituto di via Morselli, all’ultimo piano del Daverio e nel distaccamento del linguistico il clima è molto tranquillo e i ragazzi sono tutto sommato composti. Si sono disposti nei corridoi e sono chini sui libri per ripassare o approfondire lezioni e programma. Chi non ha aderito allo sciopero è rimasto all’interno delle classi con i professori.
Dopo i primi momenti, necessari per capire cosa fare, adesso gli studenti si sono organizzati. È stato istituito un "servizio d’ordine" con gli studenti maggiorenni che si occupano di monitorare la situazione. Davanti al bar della scuola, ad esempio, c’è uno scrupoloso "guardiano" che sbarra l’ingresso ai minorenni: chi di loro vuole accedere al bancone deve lasciare le ordinazioni e aspettare fuori.
Gli studenti hanno già incontrato in assemblea in aula magna il preside Giovanni Ballarini che, per la verità, non è molto tranquillo della situazione e spiega: «gli studenti sono nei corridoi ma non possono rimanervi. Stiamo dialogando con loro ma si deve riportare nella scuola la legalità – dice il preside -. I ragazzi devono rientrare in classe e riportare la situazione alla normalità. Vanno rispettate le regole, innanzitutto. Nessuno mi ha avvisato di ciò che sarebbe successo, l’ho letto su Varesenews».
Ma gli studenti sembrano determinati. Durante l’assemblea dicono di aver deciso di continuare con questa forma di protesta fino a sabato, salvo altre comunicazione dalla Consulta studentesca che si riunirà venerdì 16 novembre o del consiglio di istituto che si riunisce in serata. Lo fanno per accompagnare il dissenso dei professori che, in una lettera ai genitori, hanno annunciato la sospensione delle attività aggiuntive previste nel piano del personale docente; la sospensione dei ricevimenti plenari delle famiglie; la sospensione dell’inserimento dei voti nel registro elettronico; la sospensione di ogni pubblicazione sul sito; la sospensione delle attività progettate per l’arricchimento dell’offerta formativa del POF; la sospensione dei viaggi di istruzione e delle attività extracurricolari in dissenso con le politiche di restrizione del Governo.
Ma l’iniziativa del Manzoni sta pian piano "contagiando" anche gli altri istituti varesini. Dopo il corteo di protesta di mercoledì 14 novembre in molti, anche nelle altre scuole, hanno cominciato a pensare a forme di protesta simili a quella degli alunni di via Morselli. Se ne parla all’itpa Casula, al Daverio e all’Artistico.
In ognuno di questi si sta decidendo cosa fare, ma gli alunni stanno cercando un’intesa con i professori e nessuno sembra determinato a cercare uno strappo. Perciò le lezioni questa mattina sono filate lisce ed eventuali decisioni verranno prese dopo aver parlato con presidi e docenti.
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