Assemblee dei rioni, tocca a Madonna in Campagna
Mercoledì 31 ottobre l'amministrazione comunale incontra i residenti del popoloso quartiere: si parla di scelte per il futuro e di viabilità. A breve anche un'assemblea per Villa Calderara a Cedrate
Il "tour dei quartieri" approda a Madonna in Campagna: l’amministrazione comunale si confronterà mercoledì 31 ottobre con i residenti del popoloso rione cresciuto intorno a viale Milano e al Santuario (in mancanza di una sala civica nel quartiere, l’incontro è ospitato al Centro Parrocchiale, in via Bachelet). Al centro del dibattito – un po’ come ad Arnate un paio di settimane fa – ci sono le scelte da fare nell’ambito del Piano di Governo del Territorio (che "disegna" la città nel futuro), ma anche la viabilità del quartiere, che è attraversato da assi importanti come viale Milano e
la Tangenzialina, ma anche da altre vie di passaggio molto usate, come la via Aleardi (nella foto a sinistra; qui sono stati installati anche i rilevatori-dissuasori, per via delle velocità elevate). L’assemblea a Madonna in Campagna arriva dopo quelle di Crenna e Sciarè, dedicate soprattutto a questioni specifiche, e dopo quella di Arnate che invece per la prima volta ha messo al centro specificamente il Piano di Governo del Territorio. Sul fronte del Pgt (quello vigente è quello votato dal solo centrodestra nel 2011), uno dei "temi caldi" sicuramente sentiti nel quartiere è il futuro dell’area verde a ridosso della superstrada, la cosiddetta "area 336" su cui il Pgt in vigore prevede nuove edificazioni.
Oltre a questo quarto appuntamento del "tour dei rioni", l’amministrazione affronterà anche una assemblea specifica: a Cedrate si discuterà del progetto di affidamento a Exodus di Villa Calderara. «È in programma un’assemblea che faremo probabilmente l’8 novembre» ha spiegato lunedì sera, in consiglio comunale, l’assessore al territorio Angelo Senaldi. Villa Calderara si trova sopra la collina di Cedrate, nel "villaggio" intorno a via Montecassino, al confine con Cassano Magnago: alcuni residenti della zona sono critici nei confronti dell’affidamento della struttura a Exodus, che la impiegherà in particolare come sede per il reinserimento lavorativo di ex tossicodipendenti che si sono già lasciati alle spalle i problemi di dipendenza.
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