Il futuro di Caronno passa dal Politecnico di Milano
“Caronno Pertusella: trasformazioni, permanenze, attese”. Si avvia all'università la ricerca progettuale di sei mesi che coinvolgerà gli studenti
La nuova avventura che vedrà protagonista Caronno Pertusella apre i battenti: si inaugurerà venerdì prossimo, 26 ottobre, con un Seminario al Politecnico di Milano Bovisa la sperimentazione progettuale del Laboratorio di Progettazione Urbanistica dedicata a Caronno Pertusella. All’incontro saranno relatrici l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Caronno Perusella, Ilaria Nava, e la Laura Montedoro, titolare del Laboratorio, dalla cui interlocuzione è nata l’occasione per questa sinergia di ricerca. Sarà inoltre presente Laura Gianetti, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Varese e docente al Politecnico di Milano.
«Il Seminario – spiegano dal Comune – intende presentare Caronno Pertusella come caso studio ai 68 studenti del Laboratorio che per un semestre si dedicheranno a studiare le trasformazioni che la città ha avuto negli ultimi decenni e a immaginare nuovi assetti e progetti per il sistema degli spazi aperti caronnesi. Tra gli strumenti di lavoro, oltre ai tradizionali materiali dell’urbanista come cartografie, dati statistici, rilievi funzionali e studi, anche sopralluoghi, incontri con l’Amministrazione e i cittadini, e osservazione sul campo».
L’Assessore Ilaria Nava non nasconde la sua soddisfazione: «Il rapporto di collaborazione che da anni ho col Politecnico di Milano ha permesso di veder nascere questa sinergia con il laboratorio della Prof. Montedoro: aprire Caronno Pertusella agli studi del Politecnico è un’occasione unica. Poter studiare le sue dinamiche urbane attraverso gli occhi di studenti e ricercatori sicuramente poterà ad esiti di analisi approfonditi e nuovi. Sarà facile vedere studenti impegnati a fare fotografie e osservare la città. Altra grande occasione saranno il seminario conclusivo e la mostra dei prodotti finali degli studenti, nel 2013: la cittadinanza potrà leggere il territorio su cui vive attraverso nuove forme di descrizione e progetto».
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