“Cara Erica, saremo vicini alla tua famiglia”
Centinaia di persone ai funerali di Erica Ferazza, uccisa a Padova. Don Stefano chiede di "accettare la fragilità", in una storia dolorosa per due famiglie. Gli amici: "Ti ricorderemo sempre, donna e mamma"
Un cielo plumbeo, un dolore infinito: amici e parenti hanno salutato per l’ultima volta Erica Ferazza, uccisa a Padova sei giorni fa dal suo compagno, stringendosi intorno alla famiglia, alla piccola Sofia. Come già nei giorni scorsi, la madre di Erica e Marta Marangoni (la madre del compagno Paolo Rao) si sono abbracciate e sostenute nel dolore.
"E’ uno di quei momenti in cui vorrei parlare al Signore e dirgli ‘vieni giù tu perchè non so cosa dire’: vediamo senza comprendere, siamo in uno stato di cecità assoluta. Un pensiero va alla piccola Sofia, anche lei una vittima in questo funerale" ha spiegato il parroco di Arsago don Stefano Venturini, che ha celebrato con don Leopoldo venuto da Padova. "Associo la sua immagine a quelle cartoline giapponesi dove sullo sfondo si vede la devastazione di Hiroshima e Nagasaki dopo la bomba atomica e in primo piano un fiore. Sofia tu sei la vita che riprende: investita dalla distruzione atomica della tua famiglia, tu sei il germoglio di vita. Dio non si è ancora stancato dell’uomo". Don Stefano è venuto il monito alla giustizia a fare chiarezza sull’accaduto "senza guardare in faccia a nessuno", ma il sacerdote ha chiesto a tutti di prendersi cura delle relazioni, di "guardare in faccia alla nostra fragilità": "dobbiamo esser capaci di chiedere aiuto, gli altri devono essere al centro del nostro interesse. Non dobbiamo voltarci davanti ai disagi degli altri, capire che ci stanno chiedendo aiuto. perchè tutti noi siamo fragili".
Grande la commozione del sindaco Claudio Montagnoli ("ero il tuo prof"): ringraziando Giampiero Avruscio (vicepresidente del consiglio comunale di Padova, in rappresentanza del sindaco Flavio Zanonato) e Katia Zorzi (sindaco di San Giorgio alle Pertiche, paese della famiglia Rao), ha voluto esprimere "la vicinanza tra due comunità, Arsago e Padova, che non si conoscono ma che si stringono uniti nel dolore". Intorno alla basilica romanica di San Vittore, il paese di Arsago si è unito nel lutto, tutti i commercianti e i locali pubblici hanno abbassato le saracinesche, rispondendo all’invito del sindaco.
Tanti anche gli amici di Erica intervenuti, quelli dell’infanzia e quelli trovati lungo la strada, a Padova, all’Università, nel mondo del teatro."I tuoi amici ti vogliono ricordare donna e mamma. Il tempo che abbiamo trascorso insieme anche se finito troppo presto ci è bastato per lasciare per sempre nel nostro cuore un pezzo di te".
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