Nella sala slot giocano i bambini: dodicenne trovata di fronte alle macchinette

Nei guai l’esercente: migliaia di euro di sanzione e chiusura per 20 giorni. Giro di vite in tutta la provincia, controlli anche a Varese, Busto e Luino. «Situazione allarmante»

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Dodici anni. Poco più che una bambina, ma già di fronte alle macchinette mangiasoldi delle sale slot. L’hanno trovata gli agenti della squadra amministrativa della questura di Varese in una sala “VLT” di Gallarate lo scorso 28 novembre: il titolare, di origini cinesi, è stato sanzionato pesantemente: 6660 euro di multa e 20 giorni di chiusura dell’attività è stata la decisione presa dalle autorità, incredule per la giovane età della giocatrice, accompagnata dai genitori.

È, questa, una delle prime operazioni che rientra nella seconda tranche di controlli partiti dal 20 e durati fino al 27 novembre in tutta la provincia di Varese che annodato risultati importanti nell’ottica della lotta al gioco illegale.

In tutto, nell’arco di una settimana, sono stati controllati 17 esercizi: 10 nella sola Varese, due a Busto Arsizio, uno a Gallarate e 4 a Luino. Le sanzioni elevate sono state 34 per un totale di 8740 euro e cinque persone denunciate, con 6 giochi sequestrati e 98 persone controllate, di cui 33 pregiudicati.

«L’attenzione da parte della questura su queste tematiche è particolarmente alta – spiega la dirigente della divisione Polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione della questura di Varese Fernanda Deniso – . I controlli avvengono con la collaborazione della polizia locale e del personale dei monopoli che ha il compito di verificare il collegamento delle macchine col sistema informatico che certifica le vincite».
«Certo, non ci saremmo mai aspettati di trovarci di fronte ad una giocatrice bambina. È un episodio allarmante», spiega la dirigente che specifica come in questi casi venga applicata la normativa che sancisce il divieto di partecipare ai minorenni ai giochi che prevedono la vincita di denaro: anche un semplice “gratta e vinci”, quindi, non può essere venduto ai minori. Figuriamoci la presenza di una dodicenne in una sala slot dove girano soldi e gente malata di gioco. Una situazione che rischia di innescare – in casi anche meno eclatanti di quello capitato durante il controllo a Gallarate dello scodo 28 novembre – pericolosi circoli viziosi che passando per la dipendenza dal gioco possono innescare altre dipendenze ma soprattutto il proliferare di situazioni legate a microcriminalità per “finanziare” il vizio.

COSA DICE LA LEGGE
(decreto legge 6 luglio 2011 numero 98 art. 24 Norme in materia di gioco, commi 20 e 21. In vigore dal 1 gennaio 2013)

20. È vietato consentire la partecipazione ai giochi pubblici con vincita in denaro ai minori di anni diciotto.

21. Il titolare dell’esercizio commerciale, del locale o, comunque, del punto di offerta del gioco che consente la partecipazione ai giochi pubblici a minori di anni diciotto è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro cinque mila a euro venti mila. Indipendentemente dalla sanzione amministrativa pecuniaria e anche nel caso di pagamento in misura ridotta della stessa, la violazione prevista dal presente comma è punita con la chiusura dell’esercizio commerciale, del locale o, comunque, del punto di offerta del gioco da dieci fino a trenta giorni; ai fini di cui al presente comma, il titolare dell’esercizio commerciale, del locale o, comunque, del punto di offerta del gioco, all’interno dei predetti esercizi, identifica i giocatori mediante richiesta di esibizione di un idoneo documento di riconoscimento. Le sanzioni amministrative previste nei periodi precedenti sono applicate dall’ufficio territoriale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato competente in relazione al luogo e in ragione dell’accertamento eseguito. Per le cause di opposizione ai provvedimenti emessi dall’ufficio territoriale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato è competente il giudice del luogo in cui ha sede l’ufficio che ha emesso i provvedimenti stessi. Per i soggetti che nel corso di un triennio commettono tre violazioni, anche non continuative, del presente comma è disposta la revoca di qualunque autorizzazione o concessione amministrativa; a tal fine, l’ufficio territoriale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato che ha accertato la violazione effettua apposita comunicazione alle competenti autorità che hanno rilasciato le autorizzazioni o concessioni ai fini dell’applicazione della predetta sanzione accessoria.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Dicembre 2018
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