Busto città buia e il bando per l’illuminazione pubblica slitta al 2019
Il tema è stato rilanciato dal presidente del consiglio comunale Valerio Mariani: "Rischia di costarci di più". Su 9112 punti luce solo 368 sono a led
«Siamo in ritardo rispetto agli altri comuni e rischiamo di pagarne il prezzo. Da un lato c’è una città sempre più buia e dall’altro il rischio di spendere di più per rifare tutta l’illuminazione pubblica».
Il presidente del consiglio comunale Valerio Mariani è preoccupato per lo stato in cui versa la rete dell’illuminazione pubblica con i suoi 9112 punti luce dei quali solo 368 sono a led: «In quei pochi punti dove l’illuminazione è stata rinnovata si vede la differenza abissale, come ad esempio sul viale Duca d’Aosta – commenta – il bando per la gestione della rete slitterà probabilmente al 2019 con la conseguenza che poi i costi per il Comune aumentino».
Il sindaco Emanuele Antonelli, che ha assunto anche la delega dei lavori pubblici, aveva puntato molto sulla partenza del bando già da quest’anno ma l’obiettivo sembra sfumato e se ne riparlerà dopo Natale. A settembre aveva annunciato che erano due le società interessate alla rete bustocca e che si era ormai nella fase di scelta tra i due progetti presentati ma da allora non si è più saputo nulla.
Attualmente la rete è in mano ad Agesp dopo che il Comune l’aveva riscattata da Enel Sole ma la manutenzione, per l’azienda municipalizzata, non è cosa da poco visto l’elevato numero di lampioni e l’anzianità di servizio dell’impianto.
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