La Stanza della Cicogna è un’eccellenza

La sala è orientata al parto naturale e "familiare", nella sicurezza garantita dall'ospedale. Uno stile che ispira tutte le sale parto dell'Asst Sette laghi, dove il tasso di cesarei è tra i più bassi d'Italia

Generico 2018

Sono 1404 i bambini nati nella Stanza della Cicogna dell’Ospedale di Cittiglio. Una realtà unica nel suo genere, istituita nel 2001 per offrire alle donne la possibilità di un parto naturale, “demedicalizzato”, con tutte le sicurezze garantite dal contesto ospedaliero.
Il medico ginecologo non assiste al parto nella Stanza della cicogna, perché in questo spazio è ammessa solo la presenza di due ostetriche. “Qui il nostro compito è semplicemente quello di accompagnare l’espressione del parto nella sua fisiologica dimensione, garantendo la sicurezza e il benessere della mamma e del bambino”, spiga Colomba Di Palma, coordinatrice ostetrica della Ginecologia di Cittiglio.

IL PARTO NATURALE
Nella Stanza della cicognna le ostetriche lasciano che la donna ascolti il suo corpo, lo assecondi, per tutto il periodo dall’inizio delle contrazioni al parto. La donna, grazie alla guida dell’ostetrica, può scegliere se stare a letto oppure utilizzare qualcuno dei dispositivi presenti che possono aiutarla a trovare la posizione migliore: la sfera, la vasca, la liana, il materasso…

I PRIMI ATTIMI
Dopo il parto, mamma, papà e bebè restano insieme. Il neonato, in particolare, viene posto sul petto materno e lì resta tranquillo per un paio d’ore, quando arriva la puericultrice per lavarlo e sottoporlo alle profilassi.

LA STRUTTURA
La Stanza della Cicogna si trova all’interno del reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Cittiglio – di cui è responsabile Debora Balestreri – ma, entrandoci, l’impressione è quella di trovarsi in una casa: un bilocale con parquet, una piccola libreria, delle candele, dei quadri alle pareti dipinte di un caldo color pesca, che dà alle due stanze un’atmosfera accogliente e intima.
Non bisogna sforzarsi per capire perché alle donne piace tanto, al punto che il 20% dei parti all’Ospedale di Cittiglio avviene lì. E probabilmente la percentuale sarebbe più alta, ma non tutte possono partorire nella Stanza della Cicogna.

REQUISITI PER ACCEDERE
“Requisito fondamentale per accedere alla Stanza della Cicogna – tiene a precisare la capostetrica – è che la gravidanza sia stata fisiologica, anche se l’ultima parola spetta al ginecologo di guardia. E questo per garantire la sicurezza di mamma e bambino”.

LA CICOGNA NELLE ALTRE SALE PARTO
Se anche una donna si vedesse precludere la possibilità di partorire nella Stanza della Cicogna, può stare tranquilla: la filosofia perseguita in tutti i punti nascita dell’Asst dei Sette Laghi, infatti, è da tempo quella di “portare la cicogna fuori dalla Cicogna”: “Il nostro impegno è quello di rendere il parto un momento familiare, i cui protagonisti non sono medici ed infermieri, ma la donna ed il suo compagno, e ovviamente il nuovo nato – spiega Fabio Ghezzi, direttore della Ginecologia che comprende anche la sede di Cittiglio e della RIMI (Rete integrata materno-infantile) – Facciamo tutto questo senza risparmiare in sicurezza”.
Anche nelle sale parto, le gravide trovano, infatti, la possibilità di vivere il parto in maniera più “familiare”: la presenza del papà, i dispositivi per rendere il parto più comodo, il bonding materno precoce (cioè il fatto che il neonato viene subito posto sul petto materno), sono opportunità proposte a tutte le donne e che ormai si stanno estendo anche ai parti cesarei: all’Ospedale Del Ponte, ad esempio, è già possibile, in presenza di determinate condizioni, partorire con il ‘cesareo dolce’, che prevede, tra le altre cose, la presenza del papà in sala operatoria.

CESAREI AL MINIMO
“Ma l’indicatore che rende più di tutto la filosofia perseguita nei nostri punti nascita – conclude il Ghezzi – è il tasso di tagli cesarei, tra i più bassi in Italia in tutti i punti nascita aziendali. Anzi, se il Del Ponte è l’Ospedale con il tasso di cesarei più basso tra tutti quelli di terzo livello con più di 2mila nati in Italia, l’Ospedale di Tradate è in assoluto in italia il punto nascita con il tasso di cesarei più basso”.

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Pubblicato il 22 Gennaio 2019
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