Basta un prelievo di sangue per tenere sotto controllo la salute
Prevenire è meglio che curare: una ricetta che vale in qualsiasi tempo e a ogni età. La dottoressa Gomez del Centro Polispecialistico Beccaria spiega l'importanza del check up
È un po’ come la revisione: si controllano i parametri fondamentali prima di ripartire con il giusto ritmo.
La prevenzione non è mai un concetto sbagliato: richiede tempo, un po’ di attenzione, quel minimo di organizzazione. I vantaggi che se ne ricevono però hanno sempre un valore: sia nel caso si individui per tempo qualche problema sia che si ottenga la certificazione di qualità.
Ci sono momenti in cui possiamo sentirci stanchi, un po’ giù di corda: la consapevolezza del proprio stato generale di salute ci permette di inquadrare ogni situazione nella giusta ottica. Concedersi una verifica delle proprie condizioni di salute, inoltre, non è affatto una questione egoistica. Anzi. Spesso siamo pedine importanti nella vita degli altri e l’attenzione che possiamo riservare a chi vede in noi un sostegno è quello di assicurarsi di poter sempre essere al suo fianco.
Responsabilità, attenzione ma anche volersi bene sono gli elementi che ci devono spingere a sottoporci a check up con consulto medico,come ci spiega la dottoressa Maria Gomez, medico del Centro Polispecialistico Beccaria: «Prendere coscienza del proprio stato di salute è un atto di responsabilità verso se stessi e verso gli altri.Soprattutto in assenza di sintomi specifici, permette di anticipare il manifestarsi di una malattia nelle prime fasi della sua evoluzione. E’ fondamentale nella prevenzione delle patologie cardiovascolari e in quella di malattie spesso asintomatiche come il diabete, l’ipercolesterolemia e l’ipertensione».
In che cosa consiste?
Si tratta di un semplice prelievo del sangue, dopodiché, a esiti pronti, si esegue una visita medica con la valutazione dei risultati la raccolta dei dati anamnestici (es: malattie familiari trasmissibili). Quindi, si controlla il peso, la circonferenza vita e i parametri vitali: pressione arteriosa e frequenza cardiaca. Alla fine, il medico darà una relazione sullo stato di salute e proporrà suggerimenti per la correzione dei fattori di rischio riscontrati.
Gli esami del sangue sono uguali per tutte le tipologie di persone?
Sì sono uguali per tutti e sono mirati allo screening delle patologie più comuni. Di sicuro, un corretto stile di vita e una sana alimentazione sono spesso alla base di un buon equilibrio psico fisico.
Nel caso si riscontrasse qualche anomalia cosa succede?
Il medico durante la visita, in base alla età, al sesso e alla patologia sospetta, propone degli approfondimenti che possono essere esami ematici più specifici, visite specialistiche, esame Holter 24 ore pressorio/dinamico, elettrocardiogramma o esami ecografici
Con quale frequenza consiglierebbe di sottoporsi a check up?
Non c’è un unica risposta perché le condizioni variano in base a determinati fattori. Prima di tutto l’età. Quindi, in un individuo in buona salute, io consiglierei di eseguire un check up base:
dopo i 30 anni ogni 3 anni.
dopo i 40 ogni 2 anni
dopo i 50 una volta al anno.
Oltre alla frequenza, ci sono esami più o meno indicati rispetto all’età?
Indubbiamente, questi screening variano a seconda di diversi fattori, non ultimo il sesso. In estrema sintesi, quasi fosse un riassunto di massima, potrei definire:
l’uomo sotto 40 anni deve richiedere esami ematici e microbiologici
l’uomo sopra 40 anni, oltre agli esami ematici e microbiologici, può aggiungere indagini ecografiche con visita specialistica.
Per la donna sotto 40 anni sono consigliabili esami ematici, citologici, microbiologici,mentre quando supera i 40 anni deve aggiungere all’indagine di base, ancora esami radiologici, ecografici con visita specialistica.
Basta un prelievo di sangue per tenere sotto controllo la propria vita
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