I dieci uomini che fanno sognare Varese

Giocatore per giocatore ecco gli uomini della Cimberio che domenica 30 settembre inizieranno il campionato di Serie A agli ordini di coach Frank Vitucci

Rivoltata, rivoluzionata, stravolta. La rosa della nuova Cimberio ha solo poche tracce della squadra che a maggio scorso ha giocato i quarti playoff con Siena (Talts, il giovane Bertoglio, l’assistente Jemoli) ma si candida comunque a fare un ulteriore passo avanti in classifica. Affidata a Frank Vitucci, reduce dalle belle stagioni avellinesi, Varese ha disputato un precampionato con i fiocchi, fatto di undici vittorie in altrettante partite, e promette spettacolo grazie all’atletismo di molti uomini. Certo, alcuni giocatori sono ancora un’incognita ad alto livello in Serie A, ma la filosofia che ha guidato Vescovi e i suoi uomini è improntata a un basket divertente e, si spera, vincente. I tifosi hanno dato fiducia alla società, facendo impennare il dato degli abbonamenti: vediamo dunque chi sono i dieci assi chiamati a elettrizzare la Città Giardino sottocanestro.

5 – Dusan SAKOTA (ala – 1986 – 2,10 – Ser/Gre)
▲- L’esperienza internazionale c’è, il dna cestistico pure ma anche una mano precisa come poche, soprattutto per un giocatore della sua altezza. Arma tattica per eccellenza, è uomo da usare al meglio sul perimetro anche se vicino a canestro ha comunque qualche buon movimento.
▼- Un 2,10 "da perimetro" vuole però anche dire che in area Sakota ci entra poco. Troppo leggero per reggere certi contatti con i centri massicci, con il retaggio del grave infortunio di quando era a Pesaro che di certo non l’aiuta. E in difesa potrebbe soffrire chi lo porta nel "pitturato".

6 – Adrian BANKS (guardia – 1986 – 1,97 – Usa)
▲- In bacheca ha già il titolo di capocannoniere in Israele e quello di vincitore della gara delle schiacciate. Banks ha mano dolce al tiro ma anche un primo passo che promette di essere fulminante e doti atletiche quasi inattese per un fisico che sembra gracile. Regalerà spettacolo.
▼- Belgio e Israele sono due tornei di discreto livello ma l’Italia è (ancora) un’altra cosa. In Serie A c’è più tattica e maggior possibilità di scelta per alternare le difese sui bomber avversari: per questo Adrian è atteso da un esame dall’esito non certo. E in difesa potrebbe subire gente più esperta e fisicata.

7 – Erik RUSH (guardia – 1988 – 1,97 – Usa/Sve)
▲- L’americano di passaporto svedese è la maggiore incognita di quest’anno (giocava a Cipro!) ma nelle poche amichevoli disputate sino a qui ha mostrato di avere buone qualità tecniche – ha fatto anche il play in caso di bisogno – e parecchio atletismo. Per un giocatore del suo ruolo ha anche una buona propensione al rimbalzo, cosa che non guasta mai.
▼- Se Banks arriva da Israele, Rush proviene come detto da Cipro, torneo ancora più in basso sulla scala di valori europea. Vero che Erik ha esperienza con la nazionale svedese ma il salto potrebbe essere più alto del previsto. Rispetto ai compagni si è inserito tardi in squadra: recupererà il tempo perso? Scommessa del ds Giofré: vediamo se la vince.

8 – Janar TALTS (centro – 1983 – 2,06 – Est)
▲- L’unico sopravvissuto della scorsa stagione è chiamato a garantire un rendimento simile a quanto fatto in passato. Stazza ed esperienza non gli mancano, vanta una discreta mano anche da fuori e conosce ormai bene il campionato. Deve essere una "assicurazione" per il reparto lunghi e un tutor per Dunston.
▼- Lo scorso anno è entrato in ritmo dopo diverse prove opache: un cammino da non ripetere, perché Vitucci gli chiederà maggiore continuità. Saprà garantirla? Ha un altro problema: commette ancora troppi falli e visto che anche Dunston è soggetto a questa situazione, dovrà fare attenzione ancora maggiore.

9 – Andrea DE NICOLAO
(play – 1991 – 1,85 – Ita)
▲- Investimento futuro del mercato estivo già pronto a essere un giocatore importante nel presente. Garantisce una regia vivace e promette che, quando entrerà in campo, non si limiterà a far rifiatare Green ma darà anche un cambio di ritmo alla squadra. Il talento c’è, la voglia anche: starà a lui salire di livello.
▼- Di taglia leggera, ha assaggiato la Serie A ma deve ancora calarsi del tutto nella categoria dopo essere stato una stella del settore giovanile. Ha il coraggio per andare fino in fondo, ma ad area piena potrebbe fare fatica; inoltre ha un tiro che va e viene.

10 – Mike GREEN (play – 1985 – 1,85 – Usa)
▲- A vederlo in precampionato, c’è da chiedersi perché il 27enne play di Philadelphia sia stato scaricato da Cantù alla vigilia di un’Eurolega giocata con Cinciarini e Lighty e poi Perkins… Fin dal primo giorno Green è diventato il "capo" della Cimberio: qualità, grande visione di gioco (guardare alla voce "assist"), canestri quando la palla scotta e difesa a tratti dura sui registi avversari. Leader, se non nelle cifre nell’atteggiamento.
▼- Può fare canestro ma non è la sua principale occupazione; se gli si chiede di essere bomber si commette un errore. In precampionato ha mostrato solidità e continuità: se proseguirà così ci sarà ben poco da rimproverargli. Talvolta azzarda i passaggi e perde palla, ma è anche piuttosto pronto a recuperarla.

19 – Bruno CERELLA (guardia-ala – 1986 – 1,94 – Arg/Ita)
▲- A Teramo è maturato sino ad arrivare a collezionare cifre da titolare. Buon tiro, fisico a posto e la consueta "garra" tipica degli argentini. Mettiamoci pure che è nato a Bahia Blanca (patria di Ginobili) e le aspettative non possono che crescere.
▼- Cerella sarà fuori sino a novembre, perché è alle prese con la convalescenza dopo un serio infortunio al ginocchio. Il suo recupero andrà valutato "in corsa": per un giocatore piuttosto esplosivo le incognite restano. Mal che vada in campo, spezzerà qualche cuore tra le tifose in tribuna (ma è fidanzatissimo).

25 – Ebi ERE – K – (ala – 1981 – 1,95 – Nig)
▲- Torna in Italia dopo la bella esperienza di Caserta dove ha mostrato grandi doti da realizzatore. Fisico solido, buona mano dall’arco, esperto senza essere vecchio, può ripercorrere la strada già calcata da Kuba Diawara nella scorsa stagione. Se così fosse, per Varese sarebbe un secondo colpaccio dopo quello di averlo tesserato in regime di "Cotonou".
▼- Se non gli entra il tiro, rischia di forzare e di far crollare le percentuali al tiro. Fisico possente, ma con tendenza ad appesantirsi e perdere così velocità e agilità.

33 – Achille POLONARA (ala – 1991 – 2,03 – Ita)
▲- Se leggete tra le sue cifre un alto numero di schiacciate non pensiate che sia un caso. Achille sa procurarsi questi canestri grazie a un atletismo fuori dal comune, alla faccia tosta ma soprattutto alla capacità di volare in contropiede. Con il tempo sta creandosi un tiro da tre punti affidabile, alternativa necessaria in attacco mentre a rimbalzo sa farsi valere. Precampionato al di sopra delle già rosee aspettative: è già l’idolo di Masnago.
▼- Vescovi gli ha offerto un contratto triennale che ne fa l’investimento più importante degli ultimi anni a Varese. Soldi ben spesi? Sì, a patto che Polonara continui a lavorare come ha fatto quest’estate (qui e in Nazionale) per smussare alcuni lati del suo gioco, tuttora un po’ naif. E se con il passare del tempo diventasse un’ala piccola?

42 – Bryant DUNSTON (centro – 1986 – 2,03 – Usa)
▲- Il ruolo è diverso ma il discorso per Dunston è simile a quello fatto per Banks. Fino a ora il prodotto di Fordham ha costruito una carriera in crescita e l’Italia potrebbe essere la sua consacrazione europea. Gran saltatore, si butta con generosità su ogni rimbalzo in attacco e in difesa e ha ottime doti di stoppatore. In attacco ha discreti movimenti e non pretende per sé troppi palloni: buon per gli equilibri offensivi.
▼- I puristi del ruolo di pivot storcono il naso davanti a un centro alto poco più di 2 metri, anche se le gambe reattive e le braccia lunghe lo aiutano parecchio. Gli manca qualche chilo per reggere certe spallate in post basso (ma se li aggiungesse, perderebbe in verticalità…) e un tiro dalla media più affidabile. Se lo costruirà ed eviterà problemi di falli, Varese avrà un’arma difficilmente disinnescabile.

Completano la rosa i giovani Jacopo BALANZONI (#14, ala-centro, 1993 – 2,00) e Nicola BERTOGLIO (#16 – play-guardia, 1993 – 1,80).

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Pubblicato il 27 Settembre 2012
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