Lezione contro la violenza di genere per mille studenti
Quattro giorni di incontri con la professoressa Giulia Trombino e l'avvocato Maria Grazia Lani per comprendere i segnali della violenza nella coppia o in famiglia
Incontri di sensibilizzazione e informazione sulla violenza di genere per gli studenti dell’Isis Valceresio di Bisuschio, dove in occasione della Giornata internazionale della donna è stata organizzata un’iniziativa che ha coinvolto in più giornate tutti gli alunni dell’Istituto.
Quasi mille ragazzi e ragazze, con la professoressa Giulia Trombino e l’avvocato Maria Grazia Lani, hanno avuto l’occasione di comprendere cos’è e come si manifesta la violenza di genere, in una serie di incontri che sono iniziati il 5 e 6 marzo, sono proseguiti oggi e si concluderanno domani, martedì 12 marzo.
Un impegno notevole, che rientra in un progetto educativo molto importante, voluto dal dirigente scolastico Maurizio Francesco Tallone e dal corpo docente, nell’ambito delle attività extra curricolari dell’istituto.
«E’ stato sicuramente un grande impegno – spiega la professoressa Trombino – ma i numeri di quella che è una vera e propria mattanza ci impongono di lavorare su questo tema con i nostri studenti. La violenza di genere va prevenuta, perché altrimenti si rischia di intervenire quando è troppo tardi. Insieme alla dottoressa Lani abbiamo fornito agli studenti una serie di informazioni utili, supportandole con diapositive che stimolassero l’attenzione visiva dei ragazzi, e abbiamo affrontato con loro il tema delle relazioni, portandoli a riflettere sul fatto che la violenza ha molte facce e che oltre alla violenza fisica ci sono forme di violenza verbali, psicologiche e anche economiche. Questo per aiutarli a capire i segnali che possono manifestarsi in una relazione, tra coetanei ma anche in famiglia».
Il progetto, iniziato lo scorso 14 febbraio con l’iniziativa “Questo Mostro Amore”, proseguirà con lo sviluppo e la realizzazione di uno spettacolo teatrale a cura del regista Gosetti Andrea di Intrecci teatrali nel mese di aprile.
«Abbiamo in cantiere anche uno sportello a cui i ragazzi possano rivolgersi se vivono nella coppia o in famiglia una situazione di violenza, analogo a quello che abbiamo già attivato per il problema del cyberbullismo – conclude la professoressa Trombino – Ci stiamo lavorando perché è un tema che riteniamo davvero molto importante, fondamentale per la crescita dei nostri alunni ma anche per la società, perché cambiano le leggi ma se non cambia la mentalità continueremo a contare una donna morta ammazzata ogni due giorni».
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