Le triple di Milano piegano una Openjobmetis tutto cuore
Varese battuta 84-94 da una Olimpia tremenda dall'arco nel terzo periodo (8 su 11). Avramovic prova a trascinare i suoi, ma l'assenza di Archie si fa di nuovo sentire. La corsa playoff si fa difficile
La batosta di coppa non ha ammazzato la Openjobmetis. La squadra di Caja è ancora viva di testa, di mano e di gambe, anche se il derby con Milano ha punito di nuovo i biancorossi. 84-94 il finale di una partita che si temeva a senso unico dopo il tracollo di mercoledì con Wurzburg, e che invece ha visto una Varese pimpante, convinta, aggressiva al punto giusto almeno fino alla metà del terzo periodo. Lì l’Olimpia ha messo sul parquet il suo carico di talento superiore: 8 su 11 da 3 punti con Nunnally e Nedovic caricati a molla per piazzare il break che ha girato la storia della partita; da lì in poi Milano ha gestito, rintuzzato, portato al traguardo la sua fuoriserie nonostante gli ultimi rombi targati Varese.
È antipatico parlare di “bella sconfitta” in partite sentite come questa, però stasera crediamo sia questo il tema da sviluppare: alla fine della stagione regolare mancano quattro partite, tutte fondamentali, ma la Varese che si è opposta alla AX Exchange può onestamente pensare di poter arrivare ai playoff. Magari con un’impresa nell’altro derby, quello del Sabato Santo a Desio con Cantù: sarebbe il jolly perfetto. Caja e i suoi però devono sperare nel rientro di Dominique Archie: anche con Milano l’assenza dell’ala forte americana si è fatta sentire eccome. Senza di lui gli ospiti hanno vinto a rimbalzo (40-32, nonostante gli 11 di Cain) e caricato di falli la coppia Natali-Ferrero, ancora volenterosa ma obiettivamente troppo leggera per contrastare la cavalleria pesante dell’Olimpia (Micov, Kuzminskas, Brooks).
Guardiamo però, come detto, i lati positivi: Avramovic è tornato a giocare una pallacanestro offensiva di rilievo (24 punti, 62% dal campo), la squadra è apparsa molto disciplinata (solo 4 palle perse) mentre anche Moore – che in regia non ha comunque brillato – è per lo meno tornato prolifico in attacco. Caja ha sì parlato di errori difensivi nel terzo quarto, ma tutto sommato ci sentiamo di assolvere la sua retroguardia: Milano in quel frangente ha attaccato molto bene e non solo a livello di percentuali ma anche di scelte e circolazione palla. Insomma, per una volta l’AX è parsa squadra, forse non per caso visto che in quel momento il suo solista – Mike James – era fuori per un problema alla schiena.
Ora come detto, all’orizzonte c’è l’altro derby da giocare (e possibilmente vincere) lontano da Masnago. Nel mezzo si va in Germania a onorare la semifinale di coppa, poi Varese ospiterà le pericolanti Pesaro e Pistoia per poi viaggiare in casa di una Virtus che a sua volta insegue i playoff, ma di rincorsa. Le emozioni non mancheranno: speriamo siano positive.
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COLPO D’OCCHIO
C’è davvero il pienone alla Enerxenia Arena per la sfida più carica di storia, quella tra Varese e Milano. Pubblico caldo ma corretto (anche se l’assenza di un tifo organizzato fa calare i decibel) e tanti volti noti in tribuna. Bello il video emozionale trasmesso sul “cubo” con immagini del passato e lo slogan “Noi siamo Varese” ribadito a volume sempre più alto.
PALLA A DUE
Tutte confermate le previsioni della vigilia. Varese è senza Dominique Archie e schiera Ferrero nel quintetto iniziale, Milano porta Burns solo per onor di firma (guaio muscolare) con Pianigiani che lascia in tribuna Jerrells e Omic. Se Caja mette i soliti titolari, il coach ospite risponde con un quintettone che prevede Nunnally in guardia e Micov in ala piccola.
LA PARTITA
Lo shock patito in coppa pare riflettersi nell’avvio della partita di campionato per la Openjobmetis: pronti-via e Milano è 0-6, con Caja che si rifugia subito in timeout. Il redivivo Moore però avvia il motore biancorosso, poi è Avramovic a metterci tanta benzina: gli 11 punti del serbo permettono il sorpasso, anche se la prima sirena – con contestazione del pubblico agli arbitri, sacrosanta – suona sul 22-23.
La AX Exchange forse è sorpresa, forse è solo un po’ lenta nel reagire e così Varese ci prende gusto con Moore che replica ai (bei) canestri di James e con Iannuzzi che dà subito la carica, sostituendo al meglio Cain (due canestri, rimbalzi, una stoppata). Il vantaggio interno, piano piano, cresce e solo una magia di James a fil di sirena impedisce alla OJM di chiudere a metà gara con un margine in doppia cifra (45-37).
Dopo l’intervallo la squadra di Caja prova a proseguire su quella falsariga ma, toccato il massimo vantaggio (+13), trova stavolta la tremenda reazione milanese. In un amen l’Olimpia confeziona uno 0-8 firmato Nunnally che riapre pienamente la contesa. Caja ferma il gioco ma non basta: le mani dei milanesi sono bollenti, Nedovic si unisce alla sagra della tripla e il sorpasso è cosa fatta anche perché l’Openjobmetis da tre punti trova poca gloria (1/8 nel periodo). Cain di mestiere, permette di restare a contatto ma ancora a fil di sirena Milano trova il 63-69.
IL FINALE
Il tempo ci sarebbe, per recuperare, ma l’AX Exchange stavolta non trema: James rientra senza forzare e lascia a Nedovic il ruolo di braccio armato. Quando poi Varese – che in attacco poggia di nuovo su Avramovic e qualche fiammata di Scrubb – mette pressione sugli esterni, la squadra di Pianigiani è brava a rifornire Tarczewski sotto canestro, con un Cain a quel punto un po’ stanco per il gran lavoro fatto durante l’arco della gara. Insomma, gli ospiti gesticono da squadra autorevole il finale: Varese raccoglie tanti applausi, ma un altro zero in classifica (84-94).
Caja: “Meriti a Milano, ma noi abbiamo un grande temperamento”
OPENJOBMETIS VARESE – AX EXCHANGE MILANO 84-94
(22-23; 45-37; 63-69)VARESE: Moore 14 (3-9, 2-6), Avramovic 24 (3-6, 5-7), Scrubb 14 (4-6, 2-6), Ferrero 2 (1-1, 0-2), Cain 11 (5-6); Iannuzzi 6 (3-5, 0-1), Natali 3 (1-4 da 3), Salumu 10 (4-7, 0-4), Tambone (0-2, 0-2). Ne: Archie, Gatto, Verri. All. Caja.
MILANO: James 15 (3-3, 2-7), Nunnally 17 (1-1, 5-7), Micov 14 (2-5, 2-5), Kuzminskas 9 (2-2, 1-3), Tarczewski 11 (4-5); Della Valle, Fontecchio (0-2, 0-1), Nedovic 20 (3-4, 4-10), Cinciarini 2 (1-1), Brooks 6 (1-3, 1-1). Ne: Casati, Burns. All. Pianigiani.
ARBITRI: Lanzarini, Weidmann, Perciavalle.
NOTE. Da 2: V 23-42, M 17-26. Da 3: V 10-32, M 15-34. Tl: V 8-15, M 15-18. Rimbalzi: V 31 (17 off., Cain 11), M 40 (13 off., Tarczewski 12). Assist: V 12 (Moore 3), M 14 (Nedovic 5). Perse: V 4 (4 con una), M 13 (Brooks 3). Recuperate: V 7 (Cain 4), M 3 (Micov 2). Usc. 5 falli: Natali, Ferrero. Spettatori: 4.905. Incasso: 81.298 euro.Per rivivere il nostro live, CLICCATE QUI.
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